Comincia ad entrare a regime la campagna elettorale per il candidato alla presidenza della Regione Renato Schifani. Una comunicazione che in tutta evidenza spinge molto sui social. Da qualche giorno, infatti, sono attivi i canali social dell’esponente di Forza Italia.
Quali canali
Schifani è candidato espressione della coalizione di centrodestra. Oltre a Twitter, già attivo da tempo, sono stati aggiunti i canali facebook e instagram “Renato Schifani presidente”. Questo quanto realizzato dal suo staff che per l’appunto cura la comunicazione.
La garanzia di compattezza
In primi piano tra e comunicazioni date in queste ore i punti forti su cui si fonda il programma elettorale di Schifani. Anzitutto si garantisce sulla compattezza del centrodestra dopo le turbolenze legate alla non ricandidatura dell’uscente Nello Musumeci. “Le difficoltà sono tante – ha evidenziato in questi giorni nel suo tour elettorale -, ma eredito una gestione virtuosa del governo Musumeci, chiamato ad affrontare emergenze come la pandemia ad esempio”.
I temi
In questo momento sono certamente due le questioni maggiormente alla ribalta: ponte sullo stretto e termovalorizzatori. E non solo: “Occorre lavorare – ha detto il candidato alla presidenza della Regione – su temi strutturali come l’alta velocità, le liste di attesa, la disoccupazione, il caro bollette, la semplificazione burocratico. Se non accorciano i tempi sul rilascio di autorizzazioni e concessioni, nessun investitore guardare alla Sicilia con interesse”.
Il sogno del Ponte sullo Stretto
Un folto gruppo di priorità fra le quali spicca il recupero del progetto del ponte sullo Stretto di Messina. “Rimane una priorità. Ricordo che quando ero capogruppo del mio partito eravamo andati molto avanti. Poi il Governo Prodi decise di azzerare tutto, mettendo addirittura in liquidazione la società. E’ evidente che non si è riusciti ad inserire l’opera all’interno del Pnrr. Ma troverò nell’amico Occhiuto un valido alleato, qualora diventassi presidente della Regione. Il sogno del Mezzogiorno è strutturale allo sviluppo economico di tutto il Sud. Un’Italia a due velocità equivale ad un paese che non cresce. Mi spenderò personalmente affinchè le nostre istanze di crescita e sviluppo possano essere accolte”.
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