Prima di tutto la Finanziaria, poi la coalizione, il programma e solo alla fine il nome del candidato presidente. Il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti detta le regole per la corsa a Palazzo d’Orleans. Regole che però  non piacciono praticamente a nessuno.

Non piaccino ai renziani, non piacciono al presidente della Regione, non piacciono agli alleati ma a tutti l’attuale situazione sembra un male necessario.

A rimescolare le carte, infatti, non è solo la Finanziaria regionale ma anche i sondaggi farlocchi, veri o fasulli, che agitano gli animi quando il candidato presidente della Regione ancora non c’è, almeno nel Pd ufficiale vistoc he Crocetta correrà comunque. Dunque all’indomani della pace armata col governatore Rosario Crocetta si torna a parlare dell’ipotesi Enzo Bianco.

Il nome del sindaco di Catania come candidato presidente della Regione era già circolato, in realtà, prima della scorsa estate. Complice la firma del Patto per Catania e i buoni rapporti con l’allora Premier Matteo Renzi si era detto che, fattosi da parte Leoluca Orlando che correrà per restare sindaco a Palermo, Bianco poteva essere un candidato che riunisce le anime del Pd. E come sempre accade nei tempi di confusione e scontro ora quella voce torna. Ad agitare gli animi sono stati due elementi: Il sondaggio un po’ avventato diffuso da Forza Italia che vedrebbe addirittura il Centrodestra unito seconda forza dopo i 5 stelle e la nuova lite fra Pd e governatore sulla Finanziaria.

Il segretario del Pd Fausto Raciti, giovane turco di estrazione o quantomeno più vicino all’opposizione interna Pd che non all’area renziana, ha dovuto faticare per trovare una sorta di pace armata sulla finanziaria. L’accordo di non belligeranza prevede che siano cassati tutti gli emendamenti da campagna elettorale dei singoli e le scelte in finanziaria siano condivise al tavolo della maggioranza. Ma se il governatore sembra aver accettato questa impostazione nel Pd c’è chi non la vede proprio bene. Con Crocetta che va avanti per la sua strada e fra una settimana presenterà movimento e candidatura, i dem tornano a fare pressione sull’usato sicuro, essendo stato anche Ministro dell’interno ed avendo dunque maturato una grande esperienza, Enzo Bianco.

Ma lui, il sindaco di Catania, avrebbe già detto di no per l’ennesima volta. Il suo mandato scade nel 2018 e la scelta, allora, sarà fra la riconferma a Catania e la corsa alle nazionali. Per parlarne, però, c’è ancora tempo. Prima la Finanziaria che si dovrebbe fare entro fine febbraio. Poi si entra in clima amministrative ma di regione si dovrà pur parlare per tempo

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