I carabinieri del Nas di Palermo, hanno sequestrato tre canili a Palermo, Casteldaccia e Bagheria perché senza autorizzazioni sanitarie.

I controlli congiunti dei carabinieri del Nas e forestali

I controlli sono stati eseguiti con il gruppo carabinieri forestali di Palermo, e con i veterinari dell’Asp di Palermo. Durate gli accessi sono emerse gravi violazioni che hanno portato al sequestro delle strutture dove erano custoditi 250 cani.

Tre cani in cattive condizioni a Trabia

In un ricovero di Trabia (Pa) sono stati invece sequestrati tre cani che si presentavano in cattive condizioni di salute, con affidamento ai veterinari per le terapie. Il gestore del canile è stato denunciato per l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali.

Oltre ai sequestri le denunce

Anche il gestore del ricovero per cani di Bagheria (Pa), è stato denunciato per le condizioni della struttura, che non consentiva un adeguato benessere agli animali custoditi, che versavano in condizioni di sofferenza. Nei confronti dei trasgressori delle quattro strutture, sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 3.600 euro.

A settembre la vicenda di Noto

Poco più di due mesi mesi si ricorda la vicenda accaduto a Noto dove due dipendenti del Comune, un 58enne ed una 61enne, sono stati denunciati  dalla polizia per  abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e maltrattamento di animali.

L’ispezione in un rifugio

Una vicenda che ha avuto il suo epilogo dopo un controllo, compiuto ad agosto, dagli agenti del commissariato, in un rifugio sanitario per cani, ricavato in contrada Volpiglia, al termine del quale gli inquirenti hanno riscontrato le pessime condizioni igienico sanitarie della struttura.

Il precedente

In realtà, il 58enne era già finito nel mirino degli investigatori, rimediando, un paio di mesi fa, una denuncia perché questa stessa struttura, secondo la polizia, era abusiva. Stesso provvedimento era stato emesso per il gestore del canile, un 43enne. In quell’occasione, secondo la Questura, il dipendente comunale avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a persona priva dei requisiti di legge per svolgere le mansioni di gestore del canile e dell’accalappiamento dei cani”.

 

(foto archivio)

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