Finalmente c’è una data ufficiale: da lunedì 26 luglio partiranno concretamente i lavori per il completamento degli ultimi 58 metri di galleria in Vicolo Bernava, cantiere “fantasma” del Passante Ferroviario di Palermo, bloccato da 9 anni a causa di un “imprevisto geologico” che costrinse l’impresa Sis a bloccare lo scavo e chiedere la rescissione dell’appalto, visti gli extra-costi e battaglie legali con le Ferrovie. Adesso, dopo lo sgombero delle famiglie, l’esproprio delle case e l’abbattimento di ben 5 edifici lesionati da crepe, RFI ha consegnato lo scorso maggio i lavori di scavo della galleria metropolitana al raggruppamento temporaneo “Europea 92 S.p.A./Cipa S.p.A.”

L’annuncio

La notizia è stata anticipata ieri dall’Ing. Francesco Zambonelli di Italferr, intervenuto durante la seduta della VI Commissione Consiliare. “L’appalto è stato consegnato a maggio e dopo tutte le attività propedeutiche (bonifica da ordini bellici e altri adempimenti burocratici necessari per legge) il 26 luglio partiranno i lavori a tutti gli effetti, con gli operai in cantiere”.

Anche da Rfi, il responsabile degli investimenti della Sicilia occidentale di RFI l’Ing. Maurizio Infantino, conferma: “Il contratto – spiega a BlogSicilia – è stato consegnato a maggio grazie al Decreto semplificazioni; per quanto riguarda i lavori, l’appaltatore ha dovuto sottoscrivere polizze e già in questi giorni sono iniziati i lavori preliminari di caratterizzazione dei terreni e bonifica da ordigni bellici. Siamo nella fase organizzativa, di lancio. Dalla prossima settimana entrano a regime con circa 50 maestranze (stima media). In notturna non si potrà fare molto perché c’è essenzialmente da scavare, ma dall’alto, come se facessimo un pozzo dalla superficie”.

I lavori dureranno due anni

Durata prevista dei cantieri: 780 giorni. Bisognerà scavare sottoterra, drenare la falda acquifera, costruire il “tappo di fondo” della galleria e richiudere il tutto. Per un costo che si aggira sui 18 milioni di euro. Una maxi variante, da tempo approvata dalla Regione, che permetterà il completamento degli ultimi 58 metri di galleria sottostante, che collegherà le fermate Orleans e Notarbartolo.

L’imprevisto del 2012

L’opera è bloccata dal 10 giugno 2012 a causa dell’“imprevisto geologico” che causò crepe negli edifici, rendendoli pericolanti. Da qui la decisione di espropriarli e demolirli. Saranno usate delle pompe che dreneranno e aspireranno l’acqua della falda acquifera sottostante che ha causato il ritardo “monstre” nell’appalto. Mentre la galleria sarà rivestita in cemento armato.

Gli altri lavori

L’appalto comprende anche il completamento infrastrutturale delle fermate “Papireto” (la nuova denominazione corretta, non sarà né “Imera”, né “Giustizia”) e “Lolli” (già attiva dal 2016 sul singolo binario). Le finiture architettoniche ed impiantistiche delle due fermate saranno oggetto di altro appalto.

Entro l’anno la gara

Anche il giardino che sorgerà in vicolo Bernava al posto degli edifici demoliti non rientra in questo appalto, ma “sarà assegnato con una nuova gara specifica che dovrebbe essere pubblicata entro fine anno. Probabilmente a novembre 2021”.

 

 

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