“L’assessore Cracolici novello Houdinì. Ha usato la mirabolante dotazione del PSR per illudere gli agricoltori, peccato che i continui errori nei pochi bandi predisposti dal suo assessorato e l’arroganza con la quale non risponde ai suggerimenti degli ordini professionali e degli agricoltori gli si stiano ritorcendo contro dato che i contenziosi si moltiplicano e le positive ricadute per il comparto sono inesistenti”.

A denunciarlo sono i deputati M5S all’Assemblea Regionale Siciliana e l’eurodeputato Ignazio Corrao.

“Dopo l’imperdonabile gaffe sul biologico e le incongruenze della misura 4.1 – dicono i deputati Ars – gli ordini professionali siciliani hanno preso carta e penna e scritto all’assessore chiedendogli di rivedere e prorogare la misura 4.3, ovvero quella su Sostegno a investimenti nell’infrastruttura necessaria allo sviluppo. Secondo gli ordini professionali infatti – spiegano i portavoce M5S – anche in questa misura ci sarebbero errori talmente grossolani da generare immediatamente contenziosi se il bando dovesse uscire così com’è”.

Nello specifico ad esempio il bando così scritto prevede che il progetto presentato deve essere esecutivo e quindi prontamente cantierabile cioè, che abbia tra i requisiti un collegamento viario efficiente. Peccato che la Regione stessa abbia i primi mesi del 2017 dichiarato lo stato di calamità naturale per molti territori il cui sistema di collegamenti interni è stato letteralmente spazzato via dal maltempo. Non va meglio per la misura 4.1: Per la compilazione del piano di sviluppo aziendale, tra l’altro eccessivamente farraginosa, viene indicato lo strumento Web PSA, strumento che al momento indisponibile; la sezione FAQ, quella sulle domande frequenti relative al bando, non risulta accessibile e ancora, nessun punteggio aggiuntivo per le aziende la cui attività ricade in zone svantaggiate, poca chiarezza nell’attribuzione di punteggi alle aziende assoggettate al regione di agricoltura biologica”.

Molteplici gli errori anche per la misura 6.1, secondo i deputati grillini che “sebbene non sia ancora uscita – aggiungono i Cinquestelle – è già un disastro: Siamo al 2017 e le aziende attendono da anni ormai, visto che in teoria la programmazione è 2014-2020; Cracolici ha dichiarato che ci saranno soltanto 1640 insediamenti (al Best in Sicily al Teatro Massimo il 30 Gennaio 2017) e sono pochissimi, considerato che l’ultima volta con la misura 112 hanno partecipato circa 4000 giovani imprenditori e che ne hanno aiutati solo 1900; Per gli insediamenti plurimi non è specificato quali categorie di società possono beneficiare dell insediamento plurimo e se i giovani anche in qualità di soci accomandanti possono percepire il contributo di primo insediamento; Cracolici dichiarò inoltre che in due mesi le pratiche sarebbero state istruite, mentre ancora quelle più importanti devono uscire (6.1, 8.1, 6.4). Non si capisce quindi cosa facciano tutto il giorno tutti i dipendenti del suo assessorato dato che i bandi non escono, le pratiche non vengono istruite e quei pochi bandi scritti, sono letteralmente scritti coi piedi”.

L’eurodeputato Ignazio Corrao punta inoltre il dito sul disimpegno dei fondi.

“L’individuazione delle zone svantaggiate – spiega Corrao – è assolutamente inadeguata ed in contrasto con quanto riportato nella normativa Europea: all’art. 32 c.4 del reg. 1305/13 il legislatore europeo individua le zone svantaggiate con criteri oggettivi e misurabili riportati nell’Allegato III del reg. 1305/13. La regione siciliana si basa ancora su una vecchissima classificazione (DDG n. 2561 del 24 dicembre 2003 pubblicato nella GURS n. 6 del 6.2.2004) che era basata sul vecchio reg. 1257/99 che non dava tali parametri oggettivi e misurabili. La discrezionalità, l’incompletezza, l’ambiguità e l’incapacità con cui sono stati redatti i bandi non può che causare un blocco dei fondi per tutti non appena la prima azienda esclusa farà ricorso così come accaduto di recente con il bando Biologico. Inoltre per la 4.1 hanno messo solo 100.000.000 di €, una cifra esigua – conclude Corrao – se si considera che siamo proprio a ridosso del 2020”.