Proseguirà sino a fine mese il potenziamento dei controlli anche a Palermo città in sinergia tra carabinieri e gendarmi francesi. Così come in altre grandi città turistiche in tutta Italia anche nel capoluogo siciliano si stanno sviluppando pattugliamenti congiunti che permettono un controllo capillare non solo a garanzia della sicurezza e per il contrasto ai reati predatori ma anche per garantire ausilio e supporto ai tanti turisti che affollano la città.
Il servizio
Questa attività è stata realizzata dall’Arma nell’ambito di un’iniziativa di cooperazione fra le forze di polizia europee. I pattugliamenti saranno congiunti con altre forze di polizia europee. A Palermo, fino a metà agosto, i carabinieri saranno affiancati da una collega della gendarmeria francese che faciliterà i contatti tra i turisti stranieri e le autorità di polizia locali nonché, in caso di necessità, con le autorità diplomatiche e consolari.
Anche la guardia portoghese
Da metà e fino a fine agosto sarà, invece, la guardia nazionale repubblicana portoghese a fornire supporto ai militari in servizi di pattuglia svolti per le vie del centro e altre aree cittadine connotate dalla forte presenza di turisti.
Importante strumento
La cooperazione fra forze di polizia europee costituisce, in quest’ambito, un importante strumento per il reciproco scambio di conoscenze, utili a gestire la rilevante presenza di turisti stranieri e, soprattutto, a perfezionare la risposta alle loro esigenze, garantendo anche l’assistenza linguistica necessaria per rendere più immediato il rapporto con le istituzioni.
L’estate dei controlli
Ogni estate nel capoluogo siciliano, e non solo, i controlli vengono particolarmente rafforzati. Accade nelle stazioni ferroviarie con la Polfer, così come nelle autostrade con la polizia stradale, ed accade anche nelle isole minori. Soltanto lo scorso anno in tre mesi questi controlli rafforzati hanno portato a 33 arresti e 111 denunce. Massiccia la rete dei controlli che ha permesso di contrastare reati per lo spaccio di stupefacenti o contro la persona ed il patrimonio. Il giro di vite ha riguardato in particolare Favignana e Pantelleria nel trapanese, Lampedusa e Linosa nell’agrigentino, Ustica nel palermitano, Lipari, Santa Marina di Salina, Filicudi, Stromboli, Vulcano e Panarea nel messinese.
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