“Il carcere minorile Malaspina a Palermo è una polveriera”. Sono le parole di Gioacchino Veneziano segretario generali della Uilpa polizia penitenziaria. “Lo scorso 16 dicembre è stato appiccato il fuoco distruggendo una cella e ferendo 2 poliziotti penitenziari – aggiunge Veneziano -. Lo spostamento dei rivoltosi non risolve il problema. I detenuti protagonisti dell’azione criminale, lo avevano fatto anche a Milano, Torino, Catanzaro, Caltanissetta, Acireale per questo che si trovavano al Malaspina”.

Due poliziotti intossicati

Nel corso dell’incendio due poliziotti penitenziari sono stati intossicati, con prognosi di sei giorni. Per riportare l’ordine e la sicurezza quasi tutto il personale è stato richiamato in servizio, per contrastare altre azioni, completamente disarmati. “Oggi al Malaspina di Palermo – conclude il leader della Uil Polizia Penitenziaria Sicilia – sono rinchiusi 18 detenuti di cui 12 maggiorenni, i poliziotti penitenziari sono allo stremo, per questo che stigmatizziamo chi cerca di giustificare questi atti, mimetizzandoli, spacciandoli per piccole marachelle, perché così facendo si sta alimentando una gravissima situazione già abbondantemente fuori controllo, ragion per cui non sarà il continuo trasferimento, ovvero il continuo buonismo che eliminerà il problema, serve tutt’altro, fuorché gli slogan di certi politici e le idee di talune scuole di pensiero che il carcere lo vedono solo in fotografia”.

Natale rosanero al Malaspina

I giocatori del Palermo abbracciano i giovani detenuti del carcere minorile Malaspina. E così, nei giorni scorsi Davide Bettella, Samuele Damiani, Marco Sala ed Edoardo Soleri, in rappresentanza di tutta la squadra, sono stati tra le mura dell’Istituto Penale Minorile Malaspina in un abbraccio, non solo ideale, a chi passerà il Natale lontano dagli affetti più cari. Ad accompagnare i calciatori del Palermo, la direttrice Clara Pangaro, insieme a Elisa Fulco e Antonio Leone, responsabili del progetto denominato “Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica”, i cui laboratori sono già attivi nel carcere Malaspina e nei quali si inserisce la collaborazione con il Palermo Fc.

Progetto promosso da Fondazione Sicilia e Fondazione con il Sud

Il progetto, promosso da Fondazione Sicilia e Fondazione Con il Sud, destinato ai detenuti con pena definitiva della Casa di Reclusione Calogero Bona – Ucciardone, ai minori e detenuti in esecuzione penale esterna, utilizza l’arte contemporanea come occasione di formazione, di riqualificazione degli spazi detentivi e come formula produttiva in grado di migliorare l’immagine e il posizionamento di quanto prodotto dal sistema carcerario. Si tratta solo della prima fase di un percorso condiviso che accompagnerà l’intera stagione sportiva. La visita, con la consegna di doni rosanero per i ragazzi del Malaspina, ha infatti permesso un primo incontro tra i giovani detenuti e i giocatori, che insieme hanno condiviso sorrisi e palleggi nel campo di calcio dell’Istituto. Gli step successivi porteranno i ragazzi a realizzare, durante un ciclo di workshop con il duo artistico Genuardi-Ruta, un pallone da calcio co-progettato, parte di un più ampio progetto di rigenerazione dell’area di gioco e delle sale ricreative del carcere Malaspina, dove si condivideranno motivi grafici e forme geometriche, insieme a un richiamo ai colori rosanero.