Dotazioni numeriche ed economiche insufficienti per garantire il corretto funzionamento degli Uffici, carichi di lavoro eccessivi sia sotto il profilo amministrativo – contabile che nell’ambito del Servizio Sociale.

Sono le principali motivazioni che hanno indotto le sigle sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Confintesa Fp, Flp e Confsal Unsa a proclamare lo stato di agitazione del personale dell’Ufficio Interdistrettuale per l’Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia.

Un malessere profondo già in atto da mesi ed emerso con forza nei giorni scorsi, in occasione di un’assemblea dei lavoratori nell’ambito della quale proprio questi ultimi hanno chiesto alle sigle sindacali di intervenire per risolvere le criticità in atto.

“ Il disagio – spiegano in una nota gli esponenti sindacali Anna Maria Tirreno (Fp Cgil), Nino Leti (Cisl Fp) Alfonso Farruggia (UilPa) , Roberto Martinelli (Confsal Unsa), Cristoforo Alvich (Confintesa Fp) e Rosario Zarcone (Flp) – coinvolge trasversalmente tutte le aree e le varie professionalità : la causa preliminare è stata la riforma dell’esecuzione penale esterna, che ha comportato uno stravolgimento dei compiti dei dipendenti, ma occorre aggiungere che alla riforma non hanno fatto seguito né da parte delle Direzioni generali né da parte della Dirigenza locale interventi adeguati volti a sostenere i processi organizzativi nonché il personale stesso”.