Nella Sicilia occidentale, a Termini Imerese, a guidare il Comune è Maria Terranova, nella Sicilia orientale, a Pachino, è un’insegnante, Carmela Petralito, a comandare la giunta, dopo il commissariamento del Municipio, sciolto nel febbraio del 2019 per infiltrazioni mafiose. Ce ne sono altre sindache nell’isola, come Angela De Luca, prima cittadina di Altofonte, nel Palermitano, altre, invece, hanno buone possibilità di esserlo. La Sicilia, da anni considerata come uno degli ultimi bastioni del maschilismo, sembra aver voltato pagina anche se non sembra ancora esserci spazio per una donna a capo della Regione.

Palermo ed Avola

A Palermo, proverà a prendere il posto dell’eterno Leoluca Orlando, Carolina Varchi, avvocato, 39enne, candidata a sindaco di Fratelli d’Italia, non certamente alla prima esperienza politica, visto che è deputata nazionale dal marzo del 2018 ed è capogruppo del suo partito in Commissione giustizia.

Un’altra donna che corre per diventare sindaca è Rossana Cannata, 42 anni, anche lei avvocato ed esponente, come la Varchi, di Fratelli d’Italia. E’ parlamentare regionale e vicepresidente della Commissione antimafia ed è stata eletta nel novembre del 2017 nelle liste di Forza Italia, sbaragliando la concorrenza, composta da uomini, tra cui l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera.

Rossana Cannata non ha ufficialmente sciolto la riserva ma sarà lei a correre per la poltrona di sindaco di Avola per raccogliere il testimone del fratello, Luca Cannata, al comando del Comune del Siracusa  dal 2012.

La provincia di Siracusa è sempre più donna

Al netto del risultato che otterrà Rossana Cannata ad Avola, nella provincia di Siracusa non c’è solo a Pachino una sindaca. Nella piccola Cassaro, che non arriva nemmeno a mille abitanti, è Mirella Garro il capo del Municipio, nella vicina Buscemi, anch’essa nella zona montana del Siracusano, il primo cittadino è un’altra donna: Rossella La Pira.

A Siracusa comandano le donne

Se c’è una città in cui a comandare sono le donne questa è certamente Siracusa dove i posti apicali sono occupati da quel che un tempo veniva definito “sesso debole” ma ormai si tratta di un’espressione desueta ed antistorica. Il prefetto di Siracusa è Giusi Scaduto, insediatasi poco prima dello scoppio della pandemia.

Quasi nello stesso periodo, si è insediata come Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, prendendo il posto di un uomo,  Fabio Scavone, che è stato reggente per diversi mesi dopo lo scandalo dell’inchiesta Sistema Siracusa. A guidare il Tribunale è un’altra donna, Dorotea Quartararo mentre il Questore è Gabriella Ioppolo.

Articoli correlati