La processione a Carini rischia di non svolgersi perché le strade adiacenti la chiesa sono piene di rifiuti. L’arciprete, don Giacomo Sgroi, minaccia di revocare il corteo religioso mentre il sindaco Giovì Monteleone condanna ancora una volta l’inciviltà: “Non possiamo combatterla solo con la repressione”.
Il quartiere pieno di spazzatura
A rischiare di saltare è la processione della Madonna dei casi disperati, in programma domani, che si dovrebbe tenere attorno al quartiere che fa capo alla chiesa di Santa Caterina al collegio. Nelle strade adiacenti c’è tanta spazzatura: non solo sacchetti ma addirittura mobilia e materiali ingombranti. Il problema non è legato alla raccolta dei rifiuti: “Il servizio è efficiente e puntuale – afferma Monteleone – ma ci sono zone, come nel centro storico, dove in un’ora si riempie di nuovo tutto di rifiuti a causa degli abbandono indiscriminati”.
La “disperazione” del prelato
“Se domenica mattina – afferma don Sgroi – ci saranno ancora rifiuti davanti la chiesa di Santa Caterina al Collegio, con dispiacere annullerò la processione col simulacro della Madonna dei Casi disperati. La Madonna non può essere accolta in mezzo ai rifiuti. E se continua l’abbandono illecito dei rifiuti in via Donizetti, per motivi igienico-sanitari saranno sospese anche le attività dell’Oratorio dei giovani e le attività della Caritas parrocchiale con la cessazione della distribuzione delle derrate alimentari”.
L’abbandono dei rifiuti costa caro
L’amministrazione comunale ha provato in tutti i modi ad arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Controlli dei vigili urbani, videosorveglianza, fototrappole. Nulla però è bastato ad arginare questi continui abbandoni: “Il centro storico – sostiene il primo cittadino – oramai è abitato in gran parte da gente disagiata che può affrontare i costi molto bassi degli affitti. Nella maggior parte dei casi si tratta di gente che non possiede nulla, le multe non hanno alcun effetto. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti costa ogni anno qualcosa come un milione di euro. Serve un intervento culturale, ne resto sempre più convinto”.
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