La chiesa di Maria Santissima degli Angeli ai Cappuccini di Carini torna ad essere preda di vandali e di “giochi pericolosi”. Ieri è stata scoperta l’ennesima irruzione all’interno dell’edificio di culto che da anni non è utilizzato perché la struttura a rischio crolli ed è dunque pericolante. Inoltre è stato scoperto che alcuni ragazzini, verosimilmente minorenni, si sono arrampicati sino al tetto in tegole e vi passeggiavano tranquillamente. Davvero hanno rischiato la vita con questo gesto, dal momento che parliamo di un immobile che va giù a pezzi.

L’intervento dei carabinieri

Immediato l’intervento dei carabinieri dopo la segnalazione fatta dallo stesso arciprete della città, don Giacomo Sgroi. Al loro arrivo però i ragazzini erano già fuggiti. I militari dell’Arma, nel corso della loro ispezione dei luoghi, hanno notato che una delle porte sul retro della chiesa era stata forzata. Non è la prima volta che accade in questa chiesa. Nel tempo i continui furti e vandalismo hanno depredato questo immobile. I fili elettrici sono stati rubati, il sistema elettrico delle campane è distrutto, la vara della Madonna di Fatima e della Madonna dei Casi disperati sono stati danneggiati, i bagni distrutti per rubare il rame e l’ottone e i sanitari fatti a pezzi.

L’appello dell’arciprete

Don Sgroi ha quindi deciso di affidarsi ai social per lanciare l’ennesimo appello: “Pubblico volutamente le foto dei 4 ragazzini, che incoscienti non hanno riportato grazie a Dio nessuna conseguenza – afferma -. Invito però alla condivisione di questo post, perché noi non riusciamo a identificarli, ma sono certo che un genitore o un familiare riesce a riconoscere la sagoma di suo figlio o figlia e sa alle 17 di ieri pomeriggio dove si trovava e cosa rischiava. Entrare forzando le grate protettive è molto pericoloso, perché trattasi di una struttura inagibile a rischio di crolli”.

Una chiesa a pezzi

Il santuario e i locali sono di proprietà del Fondo Edifici di Culto del ministero dell’Interno. “Si è chiesto da anni, con ripetute segnalazioni e richieste, – aggiunge l’arciprete – un intervento atto a salvaguardarli per riaprirli al culto. Voglio chiedere ai responsabili di questi continui atti di vandalismo di avere rispetto di questo luogo sacro. Ormai non c’è più nulla da rubare. Vi prego di lasciare in pace questo luogo sacro e di avere un po’ di timore di Dio. Se non volete farlo per rispetto al luogo, fatelo per voi stessi, perché c’è un reale pericolo per la vostra vita per il rischio di crolli di parte della struttura”.

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