Costerà cara ad un uomo che nei giorni scorsi ha avuto l’idea di pubblicare sul social “Tik Tok” alcune immagini in cui mostra gravi violazioni al codice della strada in vari luoghi di Carini. Follie alla guida del volante davvero pericolosissime. Nella centralissima piazza Duomo si vede l’automobilista, a bordo di una velocissima Bmw, effettuare “derapate” ad alta velocità, intorno l’antica storica fontana, poi le “prodezze” si spostano nella frazione di Villagrazia di Carini, in via Vespucci e nella via Bernardo Mattarella.
La videosorveglianza
Qui, riferiscono dal comando di polizia municipale, le immagini, opportunamente ingrandite, evidenziano che il contachilometri mostra, in una via con il limite di 50, che il veicolo raggiunge la velocità di 110 Km/h. Disposti gli opportuni accertamenti si è già risalito alla proprietà della vettura, una società di leasing, e all’avvio degli atti per la verbalizzazione delle, numerose, infrazioni accertate.
A rischio la vita delle persone
“Oltre la gravità in sè del comportamento dell’automobilista – dichiara il comandante di caschi bianchi, Marco Venuti – che, coi suoi comportamenti, ha messo a repentaglio la vita delle persone, abbiamo ritenuto opportuno intervenire anche perché, leggendo i commenti sul social, particolarmente seguito da giovani e giovanissimi, abbiamo notato la possibilità di effetti emulativi, dato che molti, con commenti entusiastici, si informavano sul luogo in cui venivano fatte le manovre”.
Carenza di agenti sopperita dalla tecnologia
“La vicenda – aggiunge Venuti – evidenzia inoltre che, nonostante la gravissima carenza organica, con appena due agenti per turno, grazie al moderno sistema di videosorveglianza, all’ottimo rapporto di collaborazione con le forze di polizia presenti sul territorio e alla collaborazione della cittadinanza, il controllo sussiste. La polizia municipale di Carini e l’amministrazione guidata dal sindaco Giovì Monteleone, pertanto, avvisano i cittadini che, se pensano di poter venire a scorrazzare nel territorio impunemente, si sbagliano di grosso e la vicenda di oggi ne è la dimostrazione”.
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