Si concluderà domani il Carnevale, la festa più colorata e divertente dell’anno, particolarmente amata dai bambini e dalle famiglie. Un momento di spensieratezza, nel quale prevalgono giochi, finzione e allegria.
Ma, come sappiamo, tutto è cambiato.
E’ infatti l’ennesimo Carnevale al tempo del Covid19, al quale si aggiunge lo sgomento per la guerra in Ucraina.
Anche la Sicilia vanta carnevali bellissimi e spettacolari, che prima della pandemia attiravano visitatori e turisti provenienti da ogni dove.
In questi giorni BlogSicilia vi ha portato, con una mini inchiesta, ad Acireale, Sciacca e Termini Imerese, per capire come si festeggia quest’anno il Carnevale nella nostra Isola.
L’argomento è stato anche oggetto di una puntata di Talk Sicilia, il programma di approfondimento di BlogSicilia, al quale hanno partecipato Gaetano Cundari, presidente della Fondazione Carnevale di Acireale, Accursio Caracappa, assessore al Turismo e Spettacolo del Comune di Sciacca e Francesco Paolo D’Angelo, consigliere del Comune di Termini Imerese.

Ad Acireale mostre e performance, sfilate dei carri allegorici tra aprile e maggio

“Vogliamo lanciare un messaggio di speranza e positività, nonostante tutto”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Carnevale di Acireale. Quest’anno i ‘festeggiamenti’ sono iniziati il 23 febbraio con un fitto calendario di eventi collaterali e si concluderanno l’1 marzo.
L’anno scorso la Fondazione ha lanciato un appello a chiunque avesse foto e video storici del Carnevale di Acireale affinché questo materiale venisse condiviso con la cittadinanza. Hanno risposto in tantissimi. E’ nato un grandissimo archivio foto e video, tutto il materiale è stato digitalizzato e proposto quest’anno con l’evento Visioni Carnevali del Passato. Le immagini sono state proiettate ogni sera in piazza Duomo.
Mostre e performance artistiche inoltre ad Acireale. Da menzionare il concorso Maschere Isolate e Carri in Miniatura e la mostra fotografica e di bozzetti a cura dell’associazione Switch on Art presso il Palazzo del Turismo della cittadina. Si è tenuto anche l’evento “Pittamu n’terra Cannaluvari”, cioè l’esposizione su strada dei bozzetti dei carri allegorici a cura degli artisti del Carnevale che hanno riprodotto con i loro disegni a gessetti i bozzetti sull’asfalto, nello stile espressivo dei ‘Madonnari’.
La Fondazione Carnevale di Acireale è riuscita quest’anno a realizzare nuovi carri allegorici. Sono nove in tutto, 4 di grandi dimensioni e 5 più piccoli. Ci saranno anche sei carri in fiore, realizzati con i garofani.
I carri sfileranno per le vie della cittadina nel periodo compreso tra il 22 aprile e l’8 maggio, e sono in programma tre sfilate. Il 23 e 24 maggio protagonisti saranno proprio i carri in fiore.
Certo è che a causa della pandemia il numero delle presenze turistiche si è ridotto, ma si spera di invertire la tendenza proprio quest’anno e ripartire come un tempo. “L’ultima edizione del Carnevale acese ‘fisico’ vero e proprio, nel 2020, – ha aggiunto Cundari – ha fatto registrare 70mila biglietti venduti. E’ stata una edizione di successo e ci auguriamo che anche per il 2022 sia così”.
La Fondazione Carnevale di Acireale guarda lontano e sta pensando a come mantenere viva ed arricchire ulteriormente questa importante tradizione. Il presidente Cundari ha fornito una piccola anticipazione: “Nel futuro potrebbe esserci un Carnevale del Mare, si tratta di un’idea in itinere presso la Fondazione alla quale stiamo lavorando con grande impegno. Acireale e gli amanti del Carnevale acese sperano in una vera rinascita della manifestazione, e la Fondazione farà di tutto affinché sia così”.

A Sciacca Carnevale rinviato ad aprile con installazioni

Certamente è stato necessario rimodulare in qualche modo il Carnevale in base alle esigenze del momento. Senza dubbio il desiderio comune è quello di mantenere viva la tradizione.
Lo ha confermato l’assessore Caracappa: “A Sciacca abbiamo deciso di festeggiare il Carnevale ad aprile, quando sarà cessato lo stato di emergenza dovuto al Covid19. Stiamo elaborando un programma frutto di una energica interlocuzione con le associazioni dei carristi, i coreografi, i musicisti ed i ‘copionisti’.
Abbiamo pensato di rinviare le manifestazioni ad aprile perché il Carnevale è una festa di gioia e socializzazione, ma il momento attuale non consente di festeggiarlo per come si dovrebbe. L’anno scorso abbiamo dovuto accontentarci con una sorta di ‘surrogato’ audiovisivo del Carnevale. Quest’anno proporremo delle bellissime installazioni”.
Il programma è ancora in corso di definizione. Tuttavia Caracappa ha fornito qualche anticipazione: “Non avremo i carri ma sei installazioni sul Carnevale, arricchite da movimenti e luci, che saranno posizionate in un grande giardino pubblico. Sono vere e proprie opere artistiche e artigianali disponibili alla fruizione dei saccensi e dei turisti che speriamo arrivino. Sarà una grande museo del Carnevale all’aperto, l’accesso all’area avverrà con prenotazione online. Le installazioni dovrebbero essere esposte per tutti i fine settimana di aprile. Bisogna in qualche modo adattarsi al tempo presente, bisogna pensare a una manifestazione declinata in maniera diversa ma che tenga vivo il Carnevale di Sciacca, rinnovando tradizione e memoria”.

Il desiderio del riconoscimento Unesco per Sciacca ed Acireale

Ma l’amministrazione comunale, in merito al Carnevale di Sciacca, ha un obiettivo ben più ambizioso per il futuro e al quale sta lavorando con grande tenacia. Su proposta del sindaco di Fano, Il Comune di Sciacca, con le città di Cento, Putignano ed Acireale, hanno partecipato il 2 febbraio ad un incontro per condividere l’iniziativa di richiedere il riconoscimento dei rispettivi carnevali quali beni appartenenti al Patrimonio Immateriale dell’Unesco. “Abbiamo fatto rete, instaurando una sinergia, – hanno detto Caracappa e Cundari – e iniziato un percorso che è lungo e complesso ma per noi fondamentale. Il dossier di richiesta dovrà essere trasmesso agli uffici Unesco di Parigi nel marzo del 2023”.

A Termini Imerese Carnevale sui social e carri in mostra negli hangar

Termini Imerese ha fatto una scelta diversa: il Carnevale è stato festeggiato ma in modo ‘alternativo’.
Dopo l’importante edizione del 2020, dedicata al tema della violenza sulle donne, e quella del 2021, tenutasi sui social, anche quest’anno si è fatto ricorso alle nuove tecnologie.
L’amministrazione comunale è riuscita, non senza difficoltà, a mettere in piedi un piccolo programma.
“Non potevamo mancare – ha detto il consigliere comunale D’Angelo – a questo appuntamento importante con la cittadinanza ma non solo, con tutti i siciliani che vorranno cogliere l’opportunità del Carnevale per venire a scoprire la nostra bellissima cittadina”.
Il programma degli eventi, nel rispetto della normativa anti-covid, ha previsto l’esposizione dei carri allegorici nel fine settimana appena trascorso presso gli hangar della cartapesta di contrada Sant’Arsenio dove è stata allestita una “Cittadella del Carnevale”. Qui oltre alla mostra dei carri, la degustazione dei prodotti tipici di carnevale, laboratori per bambini, musica e intrattenimento. Le diverse iniziative sono state inoltre trasmesse sui social; tra queste, l’ultima, cioè domani, alle 20: si tratta della tradizionale “lettura del testamento” ad opera del “Notaio Mezzapinna” personaggio del Carnevale termitano.
Tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione del Carnevale di Termini Imerese, hanno prestato la loro opera a titolo gratuito, animati da un profondo amore per la cittadina e per il Carnevale.
L’aspetto social della manifestazione è stato organizzato e curato dalla Società del Carnovale.
Per l’edizione 2022 non è stato possibile realizzare nuovi carri allegorici. Ne verranno tuttavia esposti sei, gli ultimi realizzati nel 2020. Una scelta sofferta per il Comune.
Tra i progetti futuri, anche la costituzione di una Fondazione Carnevale Termitano, un po’ sul modello di quella esistente ad Acireale. Lo ha confermato D’Angelo: “Il Carnevale Termitano è molto antico e l’impegno dell’amministrazione comunale è quello di continuare la tradizione, arricchirla, farla conoscere alle nuove generazioni”.

Si guarda già al futuro

Quest’anno insomma, è stato necessario fare di necessità virtù. Le amministrazioni comunali guardano già all’edizione 2023 con nuovi progetti, sperando soprattutto che tornino i grandi flussi di turisti.

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