“Se le presunte speculazioni sul caro benzina, avallate dalle dichiarazioni del ministro Cingolani, fossero confermate, ci troveremmo di fronte a una circostanza di estrema gravità, che esige una soluzione immediata”. Lo dice il presidente del Consiglio regionale dei Consumatori e degli utenti, Marco Intravaia, che è intervenuto sui rincari  che hanno subito i carburanti in Italia.

Speculazioni ingiustificate

“È ingiustificabile – ha aggiunto Intravaia – che qualcuno stia speculando su un momento terribile per l’economia e, in modo particolare, per l’approvvigionamento di materie prime alimentari, “giocando” sui rincari della benzina. Imprese e famiglie, già provate dagli anni della pandemia, rischiano di finire sul lastrico in modo irreversibile. Per la Sicilia, a causa della sua posizione geografica, si prospetta un conto ancora più alto delle altre regioni italiane. Il Governo nazionale non può limitarsi alla denuncia, ma agire e fermare questa folle corsa al rialzo del prezzo”.

“Ripartire accise a beneficio della Sicilia”

“I prezzi di diesel e benzina sono schizzati alle stelle. Una situazione ingestibile per imprese e famiglie che attendono risposte dallo Stato. Noi invochiamo anche l’intervento della Regione che avrebbe tutte le carte in regola per mettere in sicurezza l’economia dell’isola che rischia un vero e proprio collasso a causa dell’esagerato e repentino aumento del costo del carburante”. I vertici di CNA Sicilia sollecitano il governo Musumeci a imprimere un’accelerazione nel pressing nei confronti dello Stato per ottenere parte delle accise generate dalla raffinazione petrolifera nazionale.

Gettito di 9 miliardi

“Si tratta di una parte non indifferente che porterebbe nelle casse della Regione 9 miliardi di euro l’anno – affermano il presidente Nello Battiato e il Segretario Piero Giglione – un gettito significativo correlato al fatto che nell’Isola viene raffinato il 50% della produzione. Una fetta di queste risorse potrebbe essere destinata a ridurre proprio il prezzo dei carburanti in Sicilia. E’ necessario che il Tavolo della trattativa tra Roma e Palermo, avviato grazie ad un accordo stipulato lo scorso anno, definisca celermente contenuti e modalità in modo da potere subito stabilire un progressivo riparto delle accise a beneficio della Regione Siciliana, la cui fonte di approvvigionamento servirebbe appunto per il contenimento del caro carburante”.

Aumento fuori controllo

In questi giorni i carburanti sono schizzati alle stelle. Un aumento fuori controllo secondo Cna,  che non trova alcuna giustificazione rispetto alle dinamiche legate alla guerra in corso in Ucraina, ma con il quale ovviamente bisogna fare i conti. E i conti certificano uno scenario drammatico, in cui operatori economici e famiglie sono alle prese con una nuova emergenza, legata anche all’aumento di materie prime e bollette di energia elettrica, che va ad acuire i già devastanti effetti determinati dalla pandemia.