“Risposte del tutto inadeguate rispetto alla gravità della crisi dell’autotrasporto italiano a riprova di una sostanziale impreparazione e di una scarsa conoscenza dei problemi che stanno rapidamente conducendo al punto del non ritorno un settore strategico per la mobilità delle merci in Italia”. Questo il commento di Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito, dopo l’incontro con il Vice Ministro alle infrastrutture e alla mobilità sostenibile, Teresa Bellanova, svoltosi oggi in videoconferenza. Secondo Longo si continuano a ignorare i nodi strutturali dell’autotrasporto, in primis la necessità urgente di “ribaltare” sulla merce i maggiori costi letteralmente esplosi a causa dell’aumento nei prezzi del carburante”.

Il vertice col viceministro Bellanova

Nell’incontro odierno, la Vice Ministro Bellanova ha infatti illustrato le iniziative del Governo, finalizzate al contenimento dei maggiori costi delle materie prime, prevedendo un recupero mediante credito d’imposta del 15% sull’AdBlue e del 20% sul gas, e una dotazione di 3,5 milioni di euro per intervenire sulla carenza degli autisti. Confermando quindi l’assegnazione alla categoria di 240 milioni di euro per interventi simili agli anni precedenti secondo una ripartizione legata a vecchi schemi.

Teresa Bellanova

Teresa Bellanova

Questione tariffe

Sulla questione delle tariffe di autotrasporto e dei costi di esercizio e sulle questioni inerenti le nuove disposizioni regolamentari, la Vice Ministra ha stabilito che la soluzione deve individuarsi mediante due confronti fra autotrasporto e committenti programmabili nel breve periodo.

Trasportounito, “Risposte inadeguate e insufficienti”

Secondo il Segretario Generale di Trasportounito “Alcune delle risposte fornite in materia dei rincari non sono sufficienti per attenuare la tensione generata dai forti aumenti del carburante e comunque – ha aggiunto – fin quando non si genera un automatismo che ribalta con certezza i maggiori costi sulla merce, le imprese di autotrasporto non saranno in grado di fare impresa, generare economia utile e quindi sempre meno attente all’osservanza delle costose disposizioni sulla sicurezza, alle manutenzioni e alla qualificazione”.

A parte i ritardi, confermati anche dalla Vice Ministra, è evidente, secondo Longo, una “generale impreparazione sia in ordine all’introduzione di disposizione in grado nell’immediato di correggere vecchie disposizioni che non hanno mai funzionato (retribuzione attese al carico/scarico, i tempi di pagamento) sia alla norma di legge che prevede l’adeguamento delle tariffe di trasporto quando le variazioni del prezzo del carburante superano il 2%”.

 

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