“Il caro-gasolio continua ad investire l’intero settore della pesca, producendo effetti catastrofici sia per le aziende ittiche che per le lavoratrici e i lavoratori del settore”. Lo scrivono i segretari generali di Fai-Flai-UilaPesca Sicilia, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Pensabene, in una lettera con la quale chiedono “un incontro urgente” all’assessore regionale alla Pesca, Tony Scilla.
Gli esponenti sindacali sottolineano nella nota: “Alla crisi in atto gli addetti del settore hanno partecipato con effetti negativi diretti sulle buste paga. La quota parte del salario è una sezione dell’istituto retributivo che compartecipa all’andamento aziendale sia nei benefici del pescato, ma anche nei costi energetici che l’impresa ittica deve affrontare per uscire in mare”.
Scotti, Russo e Pensabene aggiungono: “Gli ulteriori aumenti del gasolio e il perdurare della crisi dell’intero settore, sebbene per il mondo imprenditoriale sono previsti dei ristori economici per far fronte alle ingenti perdite economiche dovute alla crisi, che comunque risultano insufficienti, il mondo del lavoro ha visto solamente crollare il proprio potere di acquisto, senza poter usufruire di sostegni al reddito adeguati. Peraltro il fermo annunciato, in ultimo, dalla settimana prossima finanche del comparto di Mazara, più che mai ci obbliga a delle riflessioni che riguardano l’intero comparto”.
Ad inizio giugno Musumeci ha promesso contributi
“A breve pagamento contributi per il settore“, lo ha detto ad inizio giugno il presidente della regione Musumeci che riunisce le marinerie siciliane per fare il punto sullo stato di crisi e in particolare del “caro gasolio” ma anche il tema legato alla recessione del settore ittico a causa della pandemia e i possibili effetti negativi a seguito del conflitto ucraino-russo.
Musumeci ha incontrato a Palazzo Orleans una delegazione delle marinerie di Porto Palo di Capo Passero, Pozzallo, Porticello, Trapani, Terrasini, Licata, Castellammare del Golfo, Scoglitti, Catania, Augusta, Termini Imerese, Sciacca, Porto Empedocle, Siracusa, Lampedusa e Linosa. Presente alla riunione anche il dirigente generale del dipartimento regionale della Pesca, Alberto Pulizzi. Proprio nei giorni scorsi, le marinerie hanno proclamato lo stato di agitazione, riservandosi di indire uno sciopero generale dell’intera categoria. I rappresentanti del settore ittico hanno consegnato un documento al presidente con le richieste da adottare nell’immediato. “Per quello che riguarda le competenze della Regione – ha detto Musumeci – prendo subito l’impegno, per quelle di Roma mi farò carico, oggi stesso, di contattare il sottosegretario alla Pesca Battistoni e porre a lui la questione: vi aggiornerò dell’esito con tempestività. Spero che Roma si renda conto della grave crisi del settore e corra ai rimedi”.
Commenta con Facebook