“Oggi tutti i più grossi aeroporti d’Italia sono privatizzati e funzionano. Privatizzazione significa superare il sistema di controlli sugli acquirenti. La logica del governo da me guidato è quella di seguire questo percorso. È aumentata l’esigenza di rafforzare le infrastrutture degli aeroporti per renderli più competitivi ma serve chi investe e a investire sono i privati”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al museo archeologico regionale Pietro Griffo ad Agrigento in occasione dell’evento “Una finestra sul territorio” per i 79 anni del quotidiano La Sicilia. “La logica è privatizzare Palermo e Catania. Su Trapani si è fatta una polemica ma ho chiarito che non è in vendita in questo momento, poi si vedrà anche perché porta utili – ha aggiunto Schifani – . Quando si avvierà il processo di privatizzazione parleremo anche di Trapani. È chiaro che l’aeroporto di Trapani non va svenduto. Stiamo lavorando sui collegamenti Palermo-Trapani per puntare su un unico hub aeroportuale. Su Comiso mi sto impegnando per fare in modo che possa essere al servizio del settore ortofrutticolo e del florovivaismo. Stiamo lavorando per fare di Comiso un aeroporto cargo. Inseriremo nell’accordo del Fsc le somme per realizzare Comiso cargo e miglioreremo rete di accesso all’aeroporto”.

Il caro voli in Sicilia

Dal 15 marzo e fino al 31 dicembre tutti i residenti siciliani che viaggeranno verso qualunque aeroporto d’Italia avranno uno sconto sulle tariffe aeree del 25 per cento, alcune categorie deboli avranno un ulteriore 25 per cento caricando i biglietti nell’apposita piattaforma creata dalla Regione Siciliana.

Ad annuncialo è il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. Il provvedimento estende alle altre tratte l’iniziativa già in corso dall’inizio dell’anno per gli aeroporti di Milano e Roma.

Caro voli, gli aeroporti interessati

Gli aeroporti siciliani inclusi in questa iniziativa sono: Palermo (PMO), Catania (CTA), Trapani (TPS), Comiso (CIY), Pantelleria (PNL), e Lampedusa (LMP). Questa selezione di aeroporti garantisce una copertura ampia e variegata, offrendo a molti residenti l’opportunità di beneficiare degli sconti.

Gli sconti

Il rimborso applicato è del 25% sul costo del biglietto aereo, con un tetto massimo di 75€ per i viaggi di andata e ritorno, mentre per le categorie prioritarie, il rimborso raggiunge il 50% fino a un massimo di 150€. Per accedere a questi vantaggi, i beneficiari dovranno collegarsi al sito dell’assessorato al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti. Questo permetterà di ottenere il rimborso per i voli che non vengono direttamente scontati dalle compagnie aeree, oltre al 25% aggiuntivo.

Come funziona

Di fatto è previsto uno sconto del 25% per tutti i residenti siciliani e del 50% per le categorie prioritarie, come già avveniva nel primo provvedimento preso che era, però, limitato ai voli da e per Milano e Roma. Le categorie prioritarie includono studenti senza limiti di età, persone con almeno il 67% di invalidità e categorie a basso reddito. Si amplia anche la platea dei beneficiari visto che ora l’offerta è rivolta a tutti i cittadini europei che risiedono in Sicilia. Non viene risolto i problema dei siciliani residenti in altre regioni

Le parole di Schifani

“Non possiamo costringere le compagne aeree ad abbassare prezzi – ha spiegato il Presidente della Regione – siamo nel libero mercato e ognuno può impostare il prezzo che vuole. La strada che stiamo percorrendo è quella giusta: bisogna aumentare il numero di compagnie aeree presenti nell’Isola, così facendo creeremo concorrenza e si abbasseranno i prezzi”. “Siamo i primi ad offrire sconti regionali – spiega Alessandro Aricò – partiremo subito: tra pochi minuti sul sito dell’assessorato sarà presente il link cui collegarsi per ricevere il rimborso. Potranno accedervi anche coloro che hanno acquistato biglietti prima del 15 marzo”.

Aricò: “Riscriviamo la storia”

«Stiamo riscrivendo la storia della mobilità dei siciliani. Finora, sono oltre centomila le richieste di rimborsi. La grande risposta ottenuta dal bonus contro il caro voli – ha aggiunto Aricò – ci ha convinti a estendere ai collegamenti con gli scali di tutta Italia il beneficio voluto dal governo Schifani. Questa misura è una risposta che viene incontro ai viaggiatori residenti in Sicilia per eliminare gli effetti degli aumenti del costo dei biglietti aerei, soprattutto nei periodi più “caldi”, come sta avvenendo anche per le festività pasquali. Particolare attenzione abbiamo dedicato anche agli aeroporti delle isole siciliane, i cui residenti potranno adesso usufruire del bonus per muoversi con più facilità. Stiamo sostenendo i viaggiatori siciliani e continuiamo a lavorare per rendere sempre più efficace questo strumento. Proprio per venire incontro ai siciliani che hanno prenotato a prezzi rincarati i viaggi per il periodo pasquale abbiamo stabilito che il bonus si potrà richiedere per tutte le nuove tratte aggiunte oggi anche per i voli acquistati in precedenza ma effettuati dal 15 marzo in poi.

Chi può ottenere lo sconto

Lo sconto arriverà al 50 per cento, fino a un massimo di 150 euro per le cosiddette categorie prioritarie: i disabili con almeno il 67 per cento di invalidità, gli studenti e i residenti con un Isee inferiore a 15mila euro (e non più 9.600 euro). Per le nuove destinazioni, gli sconti non saranno praticabili al momento dell’acquisto del biglietto, ma soltanto a rimborso, presentando l’istanza direttamente sull’apposita piattaforma del dipartimento Infrastrutture della Regione (https://siciliapei.regione.sicilia.it/bandocarovoli/).

Per i collegamenti con Roma e Milano restano invariate le precedenti modalità, quindi la possibilità di ottenere subito la detrazione direttamente dal sito delle compagnie che hanno stipulato la convenzione con la Regione. Lo sconto verrà praticato anche sui canali di vendita online, delle agenzie di viaggio. Sono esclusi dai benefici i residenti che utilizzano voli già titolari di riduzione per la continuità territoriale.

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