A Palermo alcune famiglie che abitano nelle cosiddette “Case Rocca Morici” restano di restare senza un tetto sopra la testa. È imminente lo sgombero di una decina di famiglie assegnatarie da oltre un secolo delle costruzioni nell’area della Favorita, con provvedimenti dell’allora ministero della Real Casa. I provvedimenti di sgombero sono in programma per i prossimi giorni. Il Sunia, sindacato degli inquilini, adesso chiede lo stop alle procedure.

L’appello al indaco di Palermo del Sunia

“Oggi a queste famiglie giungono richieste di pagamento d’indennità di occupazione sproporzionate rispetto alle condizioni di disagio socio-economiche in cui si trovano e, tra l’altro, non coerenti con gli importi dei canoni di locazione d’immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) – dichiara il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish – Come sindacato degli inquilini e degli assegnatari ribadiamo al sindaco Lagalla e alla vice sindaca Varchi la richiesta di sospensione dei provvedimenti di sgombero adottati. E restiamo in attesa della predisposizione di un piano d’intervento in grado di dare risposte alle esigenze diffuse in città”.

La richiesta al Comune di un piano di rientro adeguato

Il sindacato chiede un incontro al primo cittadino e d’incontrare l’amministrazione comunale per analizzare le condizioni abitative delle famiglie sotto la minaccia di sgombero e prevedere un piano di rientro adeguato alle possibilità economiche di ciascun nucleo e in armonia con le norme sui canoni di locazione immobili di residenza pubblica.

A Palermo “Chiede sussidi anche chi ha un lavoro”

Del problema emergenza abitativa se ne è parlato anche in un incontro del sicet. A chiedere sussidi per il pagamento degli affitti a Palermo, non sono più soltanto i disoccupati. Se pur la percentuale di domande di questi ultimi raggiunge il 43%, le percentuali non sono trascurabili per occupati, quasi il 17 e per inattivi o inoccupati, il 19 per cento. I dati vengono fuori dal primo dei tre incontri organizzati dal Sicet, il sindacato inquilini aderente alla Cisl, sul tema “Abitare la città” tre tavole rotonde. Oggi si è parlato di “Casa e Lavoro”.

I numeri parlano chiaro a Palermo

Nel capoluogo è atavica l’emergenza casa. Le graduatorie collegate all’emergenza abitativa per l’assegnazione di una casa popolare dal Comune di Palermo contano, in attesa di assegnazione, 2246 nuclei familiari richiedenti collocati in categoria “A” (per questioni legate al reddito basso) e 310 nuclei familiari in quella per “Disabilità”. Un disagio crescente dunque, che con l’incalzare della crisi tocca migliaia di famiglie nel capoluogo palermitano, e a questa situazione si accompagna il dramma degli sfratti: in città quelli eseguibili, con sentenza definitiva, sono più di 1300.

 

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