L’emergenza povertà resta un dato drammaticamente attuale a Palermo. Per questo l’assessore alla Cittadinanza solidale del Comune di Palermo Maria Mantegna e quello alla Protezione civile Maria Prestigiacomo hanno firmato con la presidente della Croce Rossa Italiana, Comitato di Palermo, Laura Campione, un protocollo d’intesa per il rinnovo dell’assistenza alimentare alle persone in stato di isolamento domiciliare per covid19. “Vista la recrudescenza del fenomeno pandemico – ha commentato l’assessore Mantegna – i cittadini in stato di necessità potranno inoltrare istanza a emergenzesociali@comune.palermo.it ricevendo tutte le informazioni per l’attivazione del servizio”.

“A cuore le sorti dei più deboli”

Per l’assessore Prestigiacomo “la firma del protocollo è la dimostrazione che l’amministrazione attiva ha a cuore la sorte dei più deboli”. Il sindaco Leoluca Orlando ha affermato che “continua l’attenzione di tutta l’amministrazione nel fornire aiuti alla cittadinanza per i sacrifici sofferti a causa degli effetti del Coronavirus. Ringrazio i servizi sociali, la Protezione civile e la Croce Rossa Italiana, Comitato di Palermo, per gli sforzi profusi dall’inizio della pandemia. Sono certo che l’unione di intenti possa dare il senso di una comunità che cura se stessa pronta a rispondere ai bisogni dei soggetti più fragili”.

La mazzata dell’emergenza sanitaria

Il Covid ha colpito duramente chi già era in difficoltà, aumentando la forbice tra ricchi e poveri. Ed è un fenomeno che non riguarda soltanto l’Italia. Il Nord, seco ndo l’ultimo rapporto della Caritas, l’organismo pastorale della Cei (Conferenza episcopale italiana) per la promozione della carità, è l’area ad essere maggiormente colpita da queste nuove povertà. Ma vista dal Sud, e dalla Sicilia, non c’è alcun motivo per rallegrarsi. Basta incrociare il Report della Caritas con le ultime stime di Eurostat per comprendere la portata epocale del dramma delle nuove povertà in Sicilia e nel Mezzogiorno.

I dati regionali

La Sicilia (e la Campania), infatti, sono le regioni europee con il tasso di rischio di povertà più alto in Unione Europea. Più del 41 per cento dei siciliani ha un reddito disponibile inferiore al 50% della media nazionale. A un passo dal baratro. Sempre Eurostat, poi, ci ricorda come la platea delle famiglie a rischio esclusione sociale (ovvero a bassa intensità di lavoro e con problemi di deprivazione materiale) in Sicilia è stimata nel 48,7% del totale. Più del doppio della media europea. La situazione, insomma, va sempre peggio: nell’ultimo anno la povertà in Sicilia è cresciuta tra il 5 e il 7 per cento.

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