Ha presentato un nuovo certificato di malattia al Csm, davanti al quale è sotto procedimento disciplinare, Silvana Saguto, l‘ex presidente delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, accusata in un processo in corso a Caltanissetta di corruzione e abuso d’ufficio.

Una patologia che le impedirebbe di viaggiare. Ma la Sezione disciplinare, prima di valutare la richiesta di rinvio
dell’udienza, presentata dal suo difensore Francesco Colotti,ha nominato un perito, il primario di ematologia del Gemelli Valerio De Stefano, che sulla base della certificazione dovrà accertare, tra qualche ora, se la malattia è tale da impedire a Saguto di raggiungere Roma.

Oggi doveva essere l’ultima udienza di questo procedimento in cui Saguto deve rispondere di una gestione disinvolta dei patrimoni di Cosa Nostra attraverso assegnazioni di incarichi a un ristretto giro di fedelissimi da cui avrebbe ricevuto “indebiti vantaggi” per sé e i suoi familiari. L’accusa ha chiesto per lei la pena massima: la rimozione dall’Ordine giudiziario.

Già nella scorsa udienza Saguto non si era presentata e aveva mandato un certificato medico che attestava il suo ricovero in una struttura sanitaria. Il Csm però ,dopo aver disposto una visita fiscale, non aveva ritenuto che si trattasse di un impedimento assoluto.

Nel caso stavolta venisse accertato un impedimento assoluto, il rappresentante della Procura generale della Cassazione, Mario Fresa, ha già proposto alla Sezione disciplinare due opzioni: disporre la videoconferenza per la prossima udienza o in alternativa celebrare il giudizio a Palermo.

Al procedimento a carico di Saguto ne sono legati altri quattro che riguardano magistrati coinvolti a vario titolo nella
vicenda. Anche uno di loro, Guglielmo Muntoni, presidente di sezione al tribunale di Roma, non si è presentato e ha mandato un certificato medico.