Un compenso di 1250 euro per due serate in cui aveva fatto delle dimostrazioni come chef. E’ quanto avrebbe percepito il figlio di Silvana Saguto, Elio Caramma, nel corso di due serate realizzate nell’albergo Palazzo Brunaccini di proprietà della famiglia dell’ex amministratore giudiziario Cappellano Seminara. Ad affermarlo è stato lo stesso Cappellano Seminara, imputato per corruzione, rispondendo alle domande degli avvocati di Parte Civile, durante il controesame in corso davanti al tribunale di Caltanissetta dove si celebra il processo per il cosiddetto “sistema Saguto”.
“Elio Caramma ha chiesto di fare una rappresentazione della sua cucina e di fare inviti a un gruppo di persone, saranno state una sessantina – ha proseguito Cappellano Seminara – e quindi l’albergo lo ha ospitato. Lo stesso Elio Caramma ha acquistato le materie prime che l’albergo gli ha rimborsato.
Al signor Caramma è stato dato un importo complessivo di 1250 euro per due serate. Sono serate andate a beneficio della struttura che di converso che ha incassato il corrispettivo”.
“Io non ho né il diritto né il dovere di piantare un’antenna satellitare sul capo di ognuno dei consulenti per verificarne gli spostamenti ma neppure facciamo atti di fede. Per quanto riguarda le attività svolte dall’ingegnere Caramma prendevo atto che le aveva fatte perché produceva documentazione. Poi non gli stavo dietro per sapere quanto ci stava o in quali giorni veniva”. Lo ha detto l’ex amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara, imputato per corruzione, rispondendo alle domande degli avvocati di Parte Civile, durante il controesame in corso davanti al tribunale di Caltanissetta dove si celebra il processo per il cosiddetto “sistema Saguto”. “Avevo un solo tecnico – ha proseguito l’avvocato Cappellano Seminara – che era l’ingegnere Caramma. Era una gestione periodica delle cose oggetto di sequestro, dai veicoli alle macchine alle attrezzature. L’ingegnere Caramma come tutti i consulenti e coadiutori produceva poi istanza di liquidazione. E’ ovvio che noi la esaminiamo e non entriamo nel merito di ciò che lui specificamente ha fatto nell’arco dell’annualità ma raccogliamo la documentazione di supporto”.
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