Attivare una convenzione tra la Regione e tutti gli Istituti di Credito che hanno sede in Sicilia affinché anticipino ai propri correntisti che ne facciano richiesta le mensilità di marzo e aprile della cassa integrazione ordinaria o in deroga, salvo poi recuperare tali somme anticipate quando saranno effettivamente erogate dall’Inps.

È la proposta della deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo, a seguito delle comunicazioni di Poste Italiane e di alcuni istituti di credito che hanno già attivato questa misura economica nei confronti dei propri clienti, al fine di ovviare ai gravi ritardi dovuti anche all’inefficienza delle Regioni. La soluzione trae spunto dall’idea di un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Modica nel Ragusano, Marcello Medica.

“Il servizio in questo momento – spiega Stefania Campo – è offerto da Poste Italiane e da alcuni istituti di credito, a tutti quei correntisti che ne hanno fatto richiesta al fine di vedersi accreditare lo stipendio in anticipo rispetto ai tempi lunghi della burocrazia regionale, e consiste appunto in una anticipazione delle somme che saranno erogate dall’Inps per la cassa integrazione. All’ente basterà verificare che il richiedente sia titolare di un conto corrente o di una carta prepagata con accredito dello stipendio, che il datore di lavoro del richiedente abbia presentato la domanda di cassa integrazione a zero ore e fino a 9 settimane con richiesta di pagamento diretto al dipendente da parte dell’Inps e che lo stesso non abbia ancora percepito dal proprio datore di lavoro l’anticipazione della cassa integrazione. Considerato che la stragrande maggioranza dei 139.000 richiedenti la cassa integrazione in deroga ha un conto corrente bancario, abbiamo proposto alla Regione di attivare apposite convenzioni con tutte le banche che sono presenti in Sicilia con proprie sedi e filiali. Altre regioni stanno attivando tale meccanismo, tra queste la Puglia. La Regione, tuttalpiù se ritenuto necessario, dovrebbe farsi “garante” dell’iniziativa e carico delle eventuali spese di commissione e degli oneri finanziari per queste operazioni di anticipo. Sarebbe un bel segnale che, in parte, rimedierebbe all’intollerabile e gravissimo ritardo degli uffici regionali nell’istruzione delle pratiche finite da giorni alla ribalta nazionale ed in tal modo si darebbe la possibilità a 139mila famiglie siciliane di ricevere subito un sostegno economico che attendono già da diverse settimane” – conclude Campo.

E intanto la vicenda  cassa integrazione in Sicilia continua ad andare a rilento dopo  lo ‘scandalo’ del bonus di 10 euro a pratica per i regionali, accordo poi ritirato e definito però dal governatore Musumeci “un fuoco di paglia”, ma seguito dalle dimissioni del direttore del Dipartimento Lavoro Vindigni.

Questi i dati resi noti dall’Inps, aggiornati alle ore 20 di ieri sera, delle richieste dei benefici economici inviati dalla Regione all’Istituto nazionale di Previdenza sociale per l’emergenza economica causata dal Covid19.

Ad attendere la cassa integrazione in Sicilia, quasi 140mila lavoratori attualmente fermi.

I dati forniti ci dicono che sono 7.855 i decreti di Cig in deroga inviati dalla Regione siciliana all’Inps. L’Istituto ne ha autorizzati 7.048. Ammonta a 16.949 il numero dei lavoratori interessati, in merito alle somme impegnate invece, la cifra è di 29 milioni 542mila 935euro e 60 centesimi.

Per quanto riguarda la Cig ordinaria, su 20.594 pratiche ne sono state autorizzate 19.470. Questo il dato relativo a pratiche pervenute e autorizzate, provincia per provincia: ad Agrigento 1.286 pratiche delle quali 1.233 autorizzate; a Caltanissetta 1.090 pratiche, autorizzate 1.060; a Catania 4.649 pratiche, autorizzate 4.328; ad Enna autorizzate 596 pratiche a fronte di 618 domande; a Messina 3.334 pratiche delle quali 3.255 autorizzate; a Palermo autorizzate 3.610 pratiche a fronte di 4.149 richieste; a Ragusa 1.846 pratiche e 1.834 autorizzate; a Siracusa 1.564 pratiche delle quali 1.555 autorizzate; a Trapani 1.999 pratiche autorizzate a fronte di 2.058 domande.

Il Fis (Fondo integrazione salariale) ha avuto 5.561 autorizzazioni sulle 8.002 pratiche inviate all’Inps.
Questo il dato inerente le pratiche pervenute e definite: Agrigento 590/459; Caltanissetta 265/239; Catania 2.056/ 934; Enna 227/194; Messina 1.034/834; Palermo 2.030/1.528; Ragusa 617/361; Siracusa 526/397; Trapani 657/615.

Il bonus di 600 euro è stato finora erogato a 298.910 aventi diritto.
Le domande per il bonus sono state 32.727 ad Agrigento, 15.169 a Caltanissetta, 63.073 a Catania, 11.351 a Enna,
38.149 a Messina, 51.869 a Palermo, 35.462 a Ragusa, 24.179 a Siracusa, 26.931 a Trapani.

E adesso si tenta di velocizzare anche le procedure Inps. Le prestazioni di integrazione salariale a pagamento diretto, Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario, Cassa integrazione in deroga e Cassa integrazione speciale operai agricoli (Cigo, Aso ,Cigd, Cisoa), saranno pagate con bonifico domiciliato presso Poste Italiane nel caso in cui l’Iban comunicato con la domanda non sia esatto.

Lo ha deciso l’Inps proprio per velocizzare i pagamenti di Cigo, Aso, Cigd e Cisoa quando l’Iban indicato dal datore di lavoro nella domanda non è corretto perché il codice fiscale del beneficiario della prestazione non corrisponde a quello del titolare del conto corrente o carta ricaricabile, oppure quando le coordinate bancarie sono formulate in modo errato.

“Si tratta – si legge in una nota dell’Inps – di errori che determinano ritardi nel pagamento della prestazione, perché comportano la necessità di variare la domanda già presentata. In questi casi, infatti, occorre richiedere all’azienda o all’intermediario della stessa la correzione, e spesso è necessario contattare nuovamente il lavoratore per rettificare i dati originariamente forniti.

Nella situazione emergenziale in atto, in considerazione della necessità di rendere disponibili al lavoratore le somme dell’integrazione salariale nel più breve tempo possibile, in presenza di errori nell’indicazione dell’Iban, il pagamento verrà effettuato senza la sua correzione, mediante bonifico domiciliato.

Una volta disposto il bonifico, il lavoratore riceverà un SMS di notifica del pagamento e poi la comunicazione di liquidazione inviata da POSTEL al suo indirizzo di residenza o domicilio. Con la comunicazione il beneficiario potrà recarsi a riscuotere l’integrazione salariale presso qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale con un proprio valido documento di identità e un documento attestante il codice fiscale”.

E “mentre i lavoratori aspettano il pagamento della cassa integrazione in deroga e la Sicilia vive una pesantissima emergenza sanitaria, sociale ed economica, a Palazzo d’Orleans si parla di poltrone e rimpasti di governo” dice Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars.

“Musumeci venga in aula mercoledì e affronti in parlamento il pasticcio della gestione della cassa integrazione, non basta una conferenza stampa per chiarire questa vicenda. Di certo i lavoratori non possono più aspettare – prosegue Lupo – ci auguriamo che Musumeci fra una poltrona da assegnare ed un deputato da convincere, trovi il tempo per risolvere i problemi che lui stesso ha causato e che stanno facendo aspettare migliaia di famiglie”.

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