Era il 31 marzo del 1992 quando Mariano e Salvatore sono scomparsi nel nulla. Per l’ultima volta furono visti in contrada Gelso, secondo alcune testimonianze dell’epoca. Ed è da qui che oggi Casteldaccia vuole ripartire, a distanza di 30 anni da quel mistero rimasto irrisolto. Oggi alle 17 una manifestazione al varco di accesso al mare per non dimenticare e tenere i riflettori accesi su questi ragazzi di 13 e 15 anni, amici fraterni e inseparabili. Così inseparabili da essere inghiottiti insieme nel nulla.

Gli avvocati delle famiglie

L’iniziativa trova sponda nei legali delle famiglie coinvolte da questa tragedia. Proprio loro stanno spingendo affinchè le indagini non vengano definitivamente archiviate a distanza di 30 anni dal fatto. “Un tempo lunghissimo – hanno evidenziato i legali delle famiglie in una lettera aperta – fatto di sofferenze e dolore, da parte delle famiglie dei due ragazzi scomparsi, e di incessante ricerca della Verità. Ancora oggi, dopo trent’anni, la storia di Salvatore e Mariano rimane avvolta in un limbo fatto di ombre e silenzi e questo è assolutamente intollerabile, soprattutto se si pensa che i protagonisti di questa terribile vicenda sono due bambini di cui non si è saputo più nulla”.

L’iter investigativo

La Procura di Palermo ha già chiesto una prima volta l’archiviazione del caso, evidenziando che oramai si è arrivati ad un punto morto. Le famiglie presentarono opposizione ed il Gip accolse e sollecitò nuove indagini. Ma ancora una volta i pm hanno ribadito come non ci siano fatti o elementi nuovi  hanno reiterato la richiesta di archiviazione. Ora si attende il pronunciamento definitivo del Gip.

Vicenda che fece scalpore

Una vicenda che fece scalpore. Del caso si occupò anche la trasmissione di Rai 3 “Chi lo ha visto”. Gli investigatori girarono a vuoto per mesi intorno alle dichiarazioni di un mitomane che indicò come responsabili della scomparsa due uomini poi risultati inesistenti. Solo dopo si diede credito ai veri testimoni oculari che però non furono in grado di aiutare più di tanto. Le famiglie di Mariano e Salvatore non hanno mai smesso di chiedere verità e di cercarli incessantemente.

 

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