“La scomparsa dei due minorenni Salvatore Colletta e Mariano Farina rispettivamente di 12 e 15 a Casteldaccia, Palermo nel 1992 forse può avere finalmente una risposta”. Lo affermano il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, e Davide Aiello, membro della commissione.

“Una scomparsa inquietante e terribile, una scomparsa su cui c’è probabilmente l’ombra della mafia – dicono i due parlamentari -. La Dda sta svolgendo accertamenti e seguendo nuove ipotesi investigative che ci auguriamo possano dare risposte da troppo tempo attese. Faremo il possibile per supportare il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine”.

Era il 31 marzo del 1992 e sparivano da Casteldaccia Mariano Ferina e Salvatore Colletta, di 12 e 15 anni. Un giallo che sconvolse la Sicilia e che dopo 27 anni potrebbe arrivare ad una clamorosa svolta. L’ombra della mafia si fa sempre più probabile.

È stata riaperta l’indagine con l’iscrizione nel registro degli indagati di uno degli amichetti dell’epoca. Si tratta di Vincenzo Rosselli che nel 1992 aveva 14 anni e oggi ne ha 40. L’uomo è finito, assieme allo zio Guido Rosselli, sotto inchiesta come atto dovuto per la prosecuzione delle indagini.

La Direzione distrettuale antimafia, intanto, ha ottenuto lo svolgimento di un accertamento su alcuni reperti che potrebbero dare davvero una svolta alle indagini. Si tratta di alcune confezioni di merendine e caramelle ritrovate all’interno di una cisterna asciutta nei pressi di un’abitazione riferibile a zio e nipote indagati.

Sulla scomparsa di Mariano e Salvatore ci sarebbe l’ombra di Cosa nostra secondo gli investigatori. I pm avevano avanzato la richiesta di archiviazione del caso due anni fa ma il gip si era rifiutato ordinando, anzi, che si facessero nuovi accertamenti sorti dal contributo di alcuni collaboratori di giustizia che avrebbero fatto ritrovare i reperti dentro la cisterna. Le confezioni di caramelle e merendine ritrovate dai carabinieri risalirebbero proprio all’epoca della sparizione dei due ragazzini.

I due prima di svanire nel nulla avevano acquistato succhi di frutta, merendine e un pezzo di pizza in un negozio di alimentari di Casteldaccia. Spesero 8 mila lire. I ragazzini vennero avvistati in paese con gli acquisti in mano. Un cucino di Salvatore aveva anche notato che Mariano aveva in spalla uno zaino con una coperta. Li aveva chiesti a casa al fratello. Poi dei due non se ne seppe più nulla. I genitori di Mariano l’anno scorso avevano diffuso un video appello per chiedere aiuto. 

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