Mancano ancora dati ufficiali e il ritardo dello scrutinio è veramente importante in Sicilia, ma le grande città al voto mostrano già tutte le sorprese di cui la Sicilia è sempre capace.
Catania
Salvo Pogliese con ben il 48% dei voti è il nuovo sindaco di Catania. I dati non sono ufficiali ma raccolti dalle segreterie dei partiti. Si tratta, comunaque, di cifre che permettono al candidato del centrodestra unito di passare al primo turno battendo in maniera netta il sindaco uscente e che tentava la via della riconferma, Enzo Bianco.
Nonostante il dato sia ufficioso viene, però, confermato, informalmente, anche dalla segreteria dello stesso Bianco sconfitto. Un risultato eclatante soprattutto per la chiara sconfitta di Bianco. Anche se la forza elettorale di Pogliese era apparsa chiara nelle ultime settimane, le previsioni davano battaglia col sindaco uscente che veniva valutato comunque elettoralmente ancora forte.
Secondo i dati ufficiosi disponibili Enzo Bianco si fermerebbe al 30% e il grillino Giovanni Grasso al 17%
Catania torna, dunque, al centrodestra con un voto in assoluta controtendenza rispetto a quello espresso nelle ultime consultazioni elettorali di altra natura. Ma soprattutto mostra, ancora una volta, che il centrodestra unito è in grado di vincere
Messina
Anche a Messina niente riconferma per il sindaco uscente Renato Accorinti. Non si ripete il miracolo del 2013 quando il sindaco ‘No Ponte’ venne eletto con grande sorpresa e con un voto di protesta forte da parte dei messinesi. La città dello Stretto sceglierà il proprio sindaco al ballottaggio del 24 giugno e Accorinti è fuori dai giochi.
Certo che uno degli sfidanti al ballottaggio sarà Dino Bramanti che avrebbe totalizzato consensi fra il 26 e il 28%. A sfidarlo sarà uno fra Cateno De Luca e Nino Saitta che secondo i dati delle segreterie si fermerebbero entrambi fra il 20 e il 22% ma con De Luca in vantaggio. I dati ufficiali quando lo scrutinio è intorno ad un terzo sono leggermente diversi ma la tendenza corrisponde.
LO SCRUTINIO DI MESSINA IN DIRETTA
Trapani
A distanza di quasi un anno dalla mancata elezione del 2017 Trapani sceglie il suo sindaco e lo fa senza bisogno di ricorrere al ballottaggio e con il percorso inverso di Catania passando nelle mani del centrosinistra anche se mascherato da lista civica e senza il simbolo Pd. Il nuovo sindaco, secondo exit poll e dati di segreteria, è Giuseppe Tranchida che passa al primo turno a mani basse grazie al voto disgiunto soprattutto dei pentastellati. Proprio i 5 stelle si avviano a essere il primo partito in consiglio comunale ma non eleggono il sindaco.
In questo modo Trapani cerca di dimenticare un anno di commissariamento dopo la mancata elezioni deòl sindaco nelle amministrative di maggio 2017. Il candidato del centro sinistra, infatti,allor anon riuscì a superare ilq uorum al ballottaggio dopo che lo sfidante si ritirò dalla competizione fra le polemiche per guai giudiziari
Ragusa
Si profila un ballottaggio a Ragusa fra il grillino Antonio Tringali e l’esponente di una lista civica Peppe Cassì in realtà esponente di centrodestra. Proprio il centrodestra a Ragusa si è spaccato presentando numerosi candidati. Tringali e Cassì arrivano l’uno a ridosso dell’altro con dati orientativi rispettivamente del 23 e del 22%. Si ferma al 15% l’ex sindaco Antonio Cassari. Dietro di lui Sonia Migliore altro esponente di centrodestra che agguanta appena un 11% così come Maurizio Tumino. In fondo arriva Ialacqua con un poco lusinghiero 2%. Il centrodestra paga la spaccatura che ha portato alla polverizzazione e dunque a ben sette candidati sindaco
Siracusa
Si profila il ballottaggio fra Ezechia Paolo Reale e Francesco Italia nell’altra città capoluogo con ben sette candidati. L’ex assessore regionale, l’avvocato Reale, sembra non raggiungere la quota 40% che gli garantirebbe il passaggio al primo turno. Si fermerebbe intorno al 37% che rappresenta, comunque, un ampio vantaggio sul secondo ma lo costringe al ballottaggio che resta un rischio. Francesco Italia sfiora il 20% e va alla sfida del 24 giugno, fra due settimane. Distanziati gli altri 5 candidati anche se fino a un certo punto sono stati in corsa anche la pentastellata Silvia Russoniello che si fermerebbe intorno al 16% e Fabio Moschella con consensi intorno al 13% che potrebbero, adesso, confluire su Italia rendendo incerto l’esito del ballottaggio.
Non c’è storia per gli altri candidati con la sorpresa di un altro ex assessore regionale, Fabio Granata, che balla solo intorno al 6% così come Randazzo mentre Midolo non è mai stato della partita
LEGGI ANCHE
Commenta con Facebook