Lavoriamo per la Sicilia che vogliamo. Ecco il nuovo corso di Sud chiama Nord, la formazione politica di Cateno De Luca che cambia pelle, saluta il tempo dell’opposizione gridata e urlata nelle piazze e sui social e tenta la strada della collaborazione con le altre forze politiche a vari livelli. A spiegare la metamorfosi è lo stesso Cateno de Luca che sceglie di lasciare la vita di partito per concentrarsi sull’attività parlamentare ma dice senza mezzi termini “Lascio la vita di partito per dedicarmi all’attività parlamentare. Siamo un partito di governo che ha dimostrato di sapere governare, nato per amministrare. Non oggi perch gli elettori ci hanno assegnato un ruolo di opposizione e resteremo all’opposizione, ma ci prepariamo a governare la Sicilia. e i tanto collaboriamo con il governo Schifani perché l’isola abbia le cose di cui ha bisogno”.

L’Assemblea costituente

E’ un successo di partecipazione  l’evento organizzato da Sud Chiama Nord all’Hotel San Paolo Palace di Palermo. Oltre 2mila persone hanno preso parte all’Assemblea Costituente del progetto “La Sicilia che Vorrei”, con 30 pullman giunti da tutta l’Isola, a testimonianza di un movimento sempre più radicato nel territorio e pronto a costruire un’alternativa politica concreta.

La metamorfosi di Cateno de Luca

“Oggi segno una svolta nel mio percorso politico: esco di scena come segretario nazionale di Sud Chiama Nord. Lascio la guida a Danilo Lo Giudice e Laura Castelli, che continueranno il cammino che abbiamo tracciato insieme. Non è un addio, ma una trasformazione. Perché io non smetto di fare politica, anzi, voglio dedicare il mio tempo a ciò che conta davvero: portare nei palazzi della politica la concretezza dell’amministrazione”. Così De Luca ha annunciato che il 18 marzo verrà presentato “Ti Amo Sicilia”, un progetto che rappresenta il cuore della sua nuova visione politica.

“La Sicilia ha bisogno di un piano di rinascita, di una visione chiara che la renda il baricentro del Mediterraneo. Noi siamo e resteremo all’opposizione di questo governo di centrodestra, senza ambiguità e senza giochi di palazzo. Ma ai cosiddetti progressisti dico: se davvero volete costruire un’alternativa, servono idee e metodo, non proclami e congiure di palazzo. Noi non siamo mercanti nel tempio, il nostro padrone è il popolo e solo a lui rispondiamo”.

Il cambio di strategia

De Luca ha ribadito che il suo obiettivo non è più la conquista di ruoli politici, ma la realizzazione di progetti concreti, mettendo a disposizione la sua esperienza amministrativa per costruire un nuovo modello di governo per la Sicilia.

“La mia metamorfosi è questa: da amministratore a stratega, da lupo solitario a costruttore di alleanze per amore della Sicilia. Voglio essere architetto e costruttore di un futuro che vada oltre le logiche di potere. La mia sfida è trasformare la politica in azione concreta”.

Con questa dichiarazione, De Luca sancisce la sua metamorfosi: non più leader di partito, ma promotore di un nuovo modello politico, capace di incidere realmente sul destino della Sicilia.

“Il nostro percorso non finisce qui, anzi, si rafforza. ‘Ti Amo Sicilia’ non è solo un progetto, è una filosofia di governo. Perché chi ama la Sicilia non la svende, ma la costruisce giorno dopo giorno. Ti amo Sicilia non è una nuova casa ma una nuova cosa!”.

L’uscita di scena dalla guida del partito non significa un indebolimento di Sud Chiama Nord, ma un rafforzamento della struttura sotto la leadership di Laura Castelli e Danilo Lo Giudice.

Lo Giudice: “Non accettiamo lezioni sull’affidabilità”

Ad aprire i lavori è stato il coordinatore regionale di Sud Chiama Nord, Danilo Lo Giudice, che ha ribadito la natura del movimento come forza politica vicina agli amministratori locali e ai cittadini:

“Sud Chiama Nord è il partito dei sindaci e degli amministratori, di chi sta sul campo in prima linea per cambiare le cose. Cateno De Luca ha sempre lavorato per formare una classe dirigente, e io ne sono un esempio concreto. Tutto quello che abbiamo conquistato lo abbiamo ottenuto con impegno e con il sostegno dei nostri attivisti”.

Lo Giudice ha poi replicato al capogruppo del M5S all’ARS, Nuccio Di Paola: “Noi non accettiamo lezioni sull’affidabilità, e soprattutto non accetteremo mai che qualcuno da Roma venga a dirci cosa dobbiamo fare”.

Castelli: “Sud Chiama Nord si rafforza con la militanza a punti”

La presidente di Sud Chiama Nord, Laura Castelli, ha evidenziato la solidità del movimento, nonostante le fuoriuscite di alcuni esponenti:

“Chi è andato via, non ha scalfito la struttura interna di Sud Chiama Nord, anzi ci ha resi ancora più forti. Per questo oggi lanciamo la militanza a punti, un sistema che premierà l’impegno di sostenitori e dirigenti. Si tratta di un’innovazione nazionale che valorizzerà la passione politica di chi si spende per il movimento”.

Castelli ha poi sottolineato il riconoscimento ottenuto a livello nazionale: “Oggi Sud Chiama Nord si è affermato sulla scena politica italiana, e questo è il risultato di scelte coraggiose fatte sul campo. Cateno De Luca non ha bisogno di essere ‘incoronato’ in provetta: è già un leader di fatto, nella politica come nella professione”.

Basile: “Separiamo il ruolo istituzionale dalla dialettica politica”

A chiudere gli interventi dei rappresentanti di Sud Chiama Nord, il sindaco di Messina Federico Basile, in rappresentanza degli amministratori locali del movimento. Basile ha richiamato l’importanza di distinguere la dialettica politica dal ruolo istituzionale:

“I sindaci non possono essere vittime degli scontri politici. Noi vogliamo dialogare per ottenere risultati concreti. Cateno De Luca è l’esempio di chi dialoga per portare a casa obiettivi reali”.

Infine, ha voluto ribadire il lavoro svolto per il risanamento di Messina: “Sul risanamento non accetto falsità: Cateno De Luca ha dato l’anima per ottenere questo risultato, e chiunque provi a negarlo sta mistificando la realtà”

Un evento che segna una svolta per Sud Chiama Nord. La straordinaria partecipazione all’Assemblea Costituente de “La Sicilia che Vorrei” conferma la crescita di Sud Chiama Nord e la volontà di costruire un progetto politico solido e inclusivo. L’obiettivo è chiaro: una Sicilia che decide e realizza, libera dai vecchi schemi e pronta a governare il proprio futuro.