Matteo Messina Denaro comincerà nelle prossime ore, all’interno del carcere di massima sicurezza Le Costarelle dell’Aquila nel quale è rinchiuso da oggi, la somministrazione della chemioterapia per curare il cancro contro il quale combatte da oltre un anno.
Nel momento in cui alla Asl provinciale dell’Aquila hanno avuto la certezza del trasferimento, è scattato il complesso protocollo: in queste ore si sta allestendo una stanza ad hoc all’interno dell’istituto di pena per sottoporre il boss mafioso, arrestato ieri a Palermo dopo 30 anni di latitanza, alle cure necessarie.
La gestione affidata al primario del reparto dell’ospedale San Salvatore
Secondo quanto si è appreso, sarà direttamente il primario del reparto a gestione universitaria, Luciano Mutti, tra l’altro arrivato all’ospedale San Salvatore da poco, a gestire in presenza le delicate cure. Questo per assistere il boss, che sarebbe in gravi condizioni, in caso di reazioni negative o effetti collaterali. Una decisione del genere è stata presa, tra l’altro, per ragioni di sicurezza rispetto alle problematiche che avrebbe creato il trasferimento, molto probabilmente per più giorni a settimana, al ‘San Salvatore’ dalla frazione aquilana di Preturo dove è ubicato il supercarcere.
L’oncologo “E’ grave, ha accettato la malattia con grande dignità”
“Le sue condizioni sono gravi, la malattia ha avuto un’accelerazione negli ultimi mesi. Non lo definirei un paziente in buone condizioni di salute. Sono certo che continuerà a ricevere tutte le cure di cui ha bisogno. Ieri i carabinieri mi hanno chiesto se posticipare di tre, quattro giorni il ciclo di chemioterapia che avrebbe dovuto fare qui avrebbe avuto conseguenze e io ho firmato l’autorizzazione perché un ritardo così contenuto non avrà alcun effetto sul suo stato di salute”. Lo dice a Repubblica online Vittorio Gebbia, responsabile dell’Oncologia medica della clinica La Maddalena, dove il boss Matteo Messina Denaro è stato arrestato ieri mattina.
La visita con l’oncologo nel gennaio 2021
Gebbia ha visitato il boss, alias Andrea Bonafede, nel gennaio 2021 prima di una valutazione multidisciplinare chirurgica.
Chemioterapia e intervento chirurgico nel maggio 2021
Poi il mafioso ha iniziato la chemio e il 4 maggio 2021 è stato operato per le metastasi al fegato da una equipe chirurgica.
“Malattia accolta con grande dignità”
Gebbia dice che la prognosi infausta è stata “accolta con grande dignità” dal paziente che aveva, la “piena consapevolezza delle sue condizioni di salute” e “nessun atteggiamento che potesse destare sospetto”.
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