Nei giorni scorsi, tra ingenti misure di sicurezza, il boss è stato trasferito all'ospedale aquilano per effettuare una tac di controllo ed un elettrocardiogramma.

E’ durata circa quattro ore la terza somministrazione di chemioterapia nei confronti del boss mafioso Matteo Messina Denaro, rinchiuso dal 18 gennaio scorso

È terminata intorno alle 14 la seconda seduta di chemioterapia per Matteo Messina Denaro nell'ambulatorio del carcere di massima sicurezza dell'Aquila, realizzato in una stanza di fronte alla cella dove è al 41 bis. La terapia per la cura del tumore è durata circa 4 ore.

Ecco il pensiero il boss di cosa nostra Matteo Messina Denaro, rinchiuso da dieci giorni nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila

Secondo quanto si è appreso, nonostante uno strettissimo riserbo, tutte le terapie e le procedure verranno attuate preferibilmente in carcere per ridurre al massimo gli spostamenti in ospedale che farebbero scattare misure di sicurezza molto importanti.

Nel momento in cui alla Asl provinciale dell'Aquila hanno avuto la certezza del trasferimento, è scattato il complesso protocollo: in queste ore si sta allestendo una stanza ad hoc all'interno dell'istituto di pena per sottoporre il boss mafioso, arrestato ieri a Palermo dopo 30 anni di latitanza, alla chemioterapia.

Il rientro era stato programmato per sconfiggere il tumore. Il messaggio ai fedeli: “Pregate per me e per gli ammalati”

I risultati della ricerca sostenuta da AIRC sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista internazionale Oncogene. In futuro tali risultati potrebbero consentire lo sviluppo di strategie innovative per il trattamento dei tumori caratterizzati da un fenotipo aggressivo.

Il disegno di legge prevede anche un contributo regionale di 500 euro per l'acquisto di parrucche per le donne ammalate di tumore che si sottopongono a terapia chemioterapica; e un aiuto per le spese di viaggio, pari al 70 per cento, oltre a quelle di soggiorno, per i pazienti siciliani costretti a spostarsi in altre città.

Il servizio navetta dell’Ail (Associazione italiana contro leucemia, linfomi e mieloma) è destinato prevalentemente ai malati anziani e soli di Palermo e Trapani, impossibilitati a raggiungere autonomamente gli ospedali per la chemioterapia e le periodiche visite di controllo.

L’evento è finalizzato a raccogliere fondi per l’acquisto di due poltrone per la chemioterapia da destinare al reparto di Oncologia medica dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello, diretto da Francesco Verderame.

Protagonisti sei pazienti oncologici in cura ad Oncologia medica che sabato mattina si ritroveranno alle 10 al molo Riva sud del porticciolo turistico di Marina di Villa Igiea per salpare a bordo del catamarano Favonia.

Lunghe ore di attesa per la preparazione die farmaci chemioterapici che devono essere predisposti al Civico e poi portati al cervello a causa di un guasto alla camera bianca della farmacia

Esperti provenienti da tutta Italia si confronteranno sull'efficacia dell’azione combinata tra chemio e radioterapia per la cura di alcune tipologie di tumori.

L’iniziativa è realizzata da Medicare Onlus, che sostiene le donne in chemioterapia e offre anche consulenza di esperti di bellezza per aiutarle e non farle sentire a disagio durante la malattia, valorizzando l’aspetto fisico.