La prossima settimana si conoscerà il futuro degli operai ex Fiat ed ex Blutec, di Termini Imerese. Per il 9 aprile è stato convocato il tavolo tecnico a Roma al Mise, il ministero per lo sviluppo economico. Adesso però non si sa chi rappresenterà Blutec al Mise nel vertice di martedì prossimo.

Sarò il presidente Roberto Ginatta scagionato dal Riesame che ha annullato gli arresti domiciliari a fine marzo? Oppure il commissario straordinario Giuseppe Glorioso che era stato nominato dal gip di Termini Imerese, che però secondo voci raccolte in ambienti sindacali sarebbe pronto a dimettersi? O ancora un nuovo commissario nominato dal Tribunale di Torino, dove intanto è stata trasferita l’indagine per incompetenza territoriale della Procura di Termini Imerese? Sono i dubbi che aleggiano tra i lavoratori di Termini Imerese che si stanno organizzando per raggiungere Roma in pullman per manifestare il 9 aprile davanti al Mise in concomitanza con la riunione convocata per fare il punto sulla vertenza dell’azienda.

In attesa che vengano chiariti questi dubbi i sindacati attendono il responso del Riesame per l’altro manager di Blutec finito ai domiciliari. Si tratta dell’amministratore delegato Cosimo Di Cursi accusato di malversazione ai danni dello Stato per avere distratto, insieme al presidente Ginatta tornato in libertà, 16 milioni di finanziamenti pubblici concessi da Invitalia.

Glorioso decadrà dal ruolo di amministratore di Blutec nel caso in cui il Riesame dovesse annullare il sequestro della società. Intanto rimane in carica in attesa anche di capire come si muoverà la Procura di Torino titolare dell’inchiesta dopo che il Tribunale delle libertà ha annullato gli arresti domiciliari per il presidente di Blutec Ginatta dichiarando incompatibile territorialmente la Procura di Termini Imerese che aveva avviato l’inchiesta per malversazione ai danni dello Stato.

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