“Cambiare tutto per non cambiare niente” E’ la frase celebre del Gattopardo di Tommasi di Lampedusa. Ma in Sicilia questa frase sembra sia stata superata ma non in positivo. Adesso si riesce ad annunciare rivoluzioni, farle credere, indurre speranze, portare a termine un concorso e poi lasciare tutti  ‘appesi ad un filo‘  in attesa.

La graduatoria è sospesa ma adesso gli uffici cominciano a chiudere per mancanza di personale. Succede a Bagheria (anche se dalla città delle ville fanno sapere che gli uffici non sono chiusi come invece sostenuto dalla Uil) e Monreale, ma è solo l’inizio.

I vincitori di concorso senza posto

E’ il caso dei vincitori di con corso per i centri per l’impiego. Personale necessario, ampliamento auspicato, ma nonostante le selezioni siano finite e gli idonei e utilmente collocati in  graduatoria abbiano tutti un nome e un cognome nessuno li assume.

I Centri per l’impiego restano chiusi

La conferma arriva da una preoccupata Uil “Lo scorso giugno hanno vinto il concorso per il potenziamento dei centri per l’impiego siciliani ma ancora oggi i 842 vincitori non hanno preso servizio. Diversi Cpi (Centri per l’impiego, i tradizionali uffici di collocamento ndr) sono adesso sguarniti di personale e quindi chiusi al pubblico, così come Monreale e Bagheria. La Sicilia è inoltre l’unica regione in Italia, insieme a Basilicata e Molise, a non avere ancora realizzato dal 2019 neppure una sola assunzione”.

Oltre 1.100 posti a bando

“I posti messi a bando sono 1.112, ne restano da coprire 270. E’ una situazione inaccettabile in una regione che ha fame di lavoro e dove mancano da sempre le politiche attive del lavoro” dicono Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli della Uil Fpl, che aggiungono: “Questi lavoratori e vincitori di concorso rappresentano una svolta, possono potenziare e rilanciare l’azione amministrativa migliorando i servizi alla cittadinanza”.

Assunzioni che rischiano di slittare ulteriormente

“Inoltre, superato il 30 aprile occorrerà approvare il rendiconto 2022 facendo slittare le assunzioni a data indefinita. Chiediamo, quindi, un’accelerazione e il giusto riconoscimento sulle procedure di assunzione. Sono giovani meritevoli che hanno studiato e vinto un concorso. In assenza di risposte siamo pronti ad azioni di protesta, i lavoratori hanno già inviato una diffida e sono pronti ad adire azioni legali”.

Una situazione di disagio che produce, a sua volta, altro disagio. I centri per l’impiego chiusi non possono essere a servizio di chi cerca lavoro. Proprio la metafora del cane che si morde la coda in una regione dove il lavoro dovrebbe essere la priorità assoluta

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