Un piano per il lavoro, per dare risposte ai siciliani e un futuro alle giovani generazioni. Il contrasto alle disuguaglianze sociali e territoriali. La lotta contro la mafia e la corruzione. Le politiche per il Mezzogiorno e per dare alla Sicilia una centralità nel Mediterraneo. L’impegno per la pace, condizione indispensabile per lo sviluppo. Sono i temi del XVII congresso della Cgil Sicilia che si svolge all’Hotel Saracen di Isola delle Femmine.
un piano di ripresa della Sicilia
In un “Paese che ha dimenticato il Mezzogiorno”, che “rischia di uscire ancora più lacerato con progetti come l’autonomia differenziata e le più recenti idee di stipendi diversi nella scuola a seconda dell’area geografica”, ci prova la Cgil a lanciare un piano di ripresa della Sicilia all’insegna del lavoro, della giustizia sociale e del superamento delle disuguaglianze. Un progetto, sul quale chiede “alle associazioni e alle forze sane e democratiche di costruire una grande alleanza per la riscossa della Sicilia” Sono i temi fulcro della relazione con cui il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, ha aperto oggi il XVII congresso del sindacato.
Dal Governo Meoni segnali preoccupanti su molti fronti
In platea due sedie vuote: una con un casco giallo sopra per ricordare le vittime degli incidenti sul lavoro, l’altra con davanti un paio di scarpe rosse, dedicata alle donne vittime di violenza. “Dal governo nazionale – ha detto Mannino – stanno arrivando segnali preoccupanti su molti fronti. La vertenza contro scelte come quella dell’autonomia differenziata che affosserebbero definitivamente il Sud diventa per la Cgil prioritaria. Chiediamo al governo regionale – ha sottolineato Mannino – una presa di posizione netta contro provvedimenti di questo tipo, cosa che ancora non abbiamo visto”.
Lotta alla mafia e alla corruzione
Altrettanto prioritaria per la Cgil, ha sottolineato Mannino, “si conferma la lotta alla mafia e alla corruzione, soprattutto in questo momento che sono in arrivo ingenti risorse del Pnrr, che costituiscono per la Sicilia una occasione irripetibile”. Preoccupazione da Mannino riguardo alle dichiarazioni del ministro guardasigilli sulle intercettazioni. “Sono uno strumento d’indagine fondamentale – ha detto il segretario della Cgil – per evitare che l’intreccio perverso tra cattiva politica – impresa corrotta – mafia continui a fare danni alla Sicilia. La si smetta di dare questi segnali a un Paese che vuole verità, giustizia, legalità”.
La piaga del lavoro giovanile
Mannino ha commentato anche il dato dell’occupazione giovanile. “Questa crisi merita dalla politica regionale una risposta altra e più alta. Invece assistiamo a un dibattito asfittico da parte di un ceto politico che non ha lo sguardo sui problemi di questa terra. Certo è presto per giudicare l’azione di un governo come quello regionale che si è fondato da appena due mesi. Ma non ci convince affatto, anzi ci preoccupa la più volte dichiarata continuità da parte dell’attuale presidente della regione con il precedente governo, la cui azione è stata inadeguata”.
Un piano per il lavoro
“Il Piano per il lavoro e lo sviluppo che propone la Cgil- ha detto Mannino- ha al centro il rilancio dei settori produttivi in un’ottica di sostenibilità ambientale e guardando alla transizione ecologica. Si può pensare a un Centro per l’innovazione tecnologica- ha sostenuto- e a istituire un’Agenzia regionale per lo sviluppo. Le politiche industriali richiedono una netta discontinuità col passato. Servono strumenti meno orientati a mantenere in vita ciò che non regge più alla prova della competitività e più focalizzati sulla capacità di attrarre e attivare nuove energie in settori innovativi più coerenti con le vocazioni della Sicilia. Questi devono essere accompagnati da strumenti di tutela sociale, riqualificazione e formazione dei lavoratori. Noi chiediamo l’istituzione di un fondo nazionale che accompagni e sostenga le transizioni e riconversioni industriali. Se in Sicilia vengono istallati pannelli fotovoltaici e pali eolici, la Sicilia deve essere anche terra in cui questi elementi vengono costruiti e istallati”.
Riforme per welfare, sanità e scuola
Mannino ha anche ricordato il piano del lavoro proposto dalla Cgil che punta sulle riforme, sulle riorganizzazioni necessarie per rilanciare il welfare, la sanità e la scuola, sul contrasto al dissesto idrogeologico, sul rilancio e la destagionalizzazione del turismo, sulla cultura, sull’agricoltura. Mannino ha anche affrontato il tema della pubblica amministrazione che, “nella nostra regione sconta un vuoto di organico di 30 mila unità, cosa che rende urgente un piano straordinario di assunzioni, con l’innesto di nuove competenze “. E quello dei trasporti e della continuità territoriale, proponendo un solo ente gestore per i sei scali aeroportuali e di perseguire l’abbattimento delle tariffe aeree facendo valere il principio costituzionale del risarcimento dei costi dell’insularità.
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