Il Baretto, storico locale della borgata marinara di Mondello, è costretto a chiudere definitivamente i battenti. A comunicarlo è il proprietario dell’attività Vincenzo Schillaci, che ha cercato in tutti i modi di prevenire questo esito.
Il 24 settembre verranno infatti riconsegnate le chiavi del chiosco alla società Italo-Belga. Ciò in virtù del contratto di locazione fra il titolare della concessione balneare e l’impresa. Vano il tentativo di inserimento del Comune di Palermo, proposto su volontà della VI Commissione. Il Tribunale, con sentenza 421/2021, ha ritenuto infatti inammissibile il ricorso. Ora la palla passa comunque all’Amministrazione, che sarà chiamata a far valere il proprio diritto di proprietà sulla battigia. Azione che, eventualmente, potrebbe riportare ad un nuovo inizio per il Baretto.
Il proprietario del Baretto: “Siamo amareggiati” (VIDEO)
Appare visibilmente amareggiato Vincenzo Schillaci, titolare dello storico locale di piazza Valdesi, che commenta così la chiusura ai nostri microfoni. “Purtroppo il 24 settembre, a detta del magistrato, dobbiamo riconsegnare il Baretto all’Italo-Belga, in virtù di un contratto stipulato in precedenza e poi non rinnovato. Quindi venerdì, tramite questo sfratto, ridaremo le chiavi indietro”.
Il proprietario del Baretto ricorda poi tutti coloro i quali lo hanno sostenuto in questo periodo. Particolare menzione va al mondo civico, a cui Schillaci dedica un ringraziamento. “Non è bastato, ma abbiamo avuto una grande risposta dell’opinione pubblica, che si è immedesimata in questa situazione. Evidentemente abbiamo gestito bene in questi anni. Di ciò, siamo onorati. Chiaramente sono amareggiato – commenta Schillaci – per tutto il sistema che non ha funzionato. Come dice la sentenza, con l’opposizione di terzo, il Comune ha sbagliato la forma facendo diventare il ricorso inammissibile”.
Amministrazione Comunale alla quale il proprietario del Baretto ha pagato il canone concessorio tra il 2015 e il 2020, come affermato dallo stesso in una nota inviata alla stampa. Una sentenza che non entra nel merito della proprietà, ma si limita a risolvere il contenzioso fra le parti del contratto. “Questa sentenza preclude la proprietà, ma riprende la locazione fra noi e la società Mondello. Adesso tocca al Comune fare la sua parte. L’Amministrazione Comunale, in tal senso, si dovrebbe muovere per tempo“.
Il sit-in ontro la chiusura e il rinvio dello sfratto
Eppure, a metà agosto, le trattative sembravano avere preso una piega positiva. Il proprietario del Baretto e la società Italo-Belga avevano concordato di arrivare a fine stagione, prevenendo così la chiusura dell’attività.
Un provvedimento, quello dell’ordinanza di sfratto, a cui il titolare del Baretto si era fermamente opposto. Ciò insieme ai suoi dipendenti ma anche grazie dell’aiuto di liberi cittadini che hanno deciso di partecipare al sit-in tenutosi in data 26 luglio. Giorno in cui doveva avvenire lo sgombero dei locali. Un folto gruppo di persone che ha presidiato la storica attività di Mondello, in attesa dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Mobilitazione popolare che faceva seguito ad una raccolta firme avvenuta online per salvare lo storico bar di piazza Valdesi.
Sul posto erano giunti anche diversi personaggi del mondo politico, tra cui anche l’assessore al Patrimonio Antonino Sala e il capogruppo del PD a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo. Un impegno che aveva dato luogo anche alla presentazione della richiesta di sospensiva del provvedimento presentata al Tribunale di Palermo. Richiesta però respinta dai togati qualche giorno dopo
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