“Ho rivolto un appello al Prefetto Mario Morcone perché rappresenti al governo nazionale l’esigenza di individuare una soluzione nazionale di cura e responsabilità per i minori stranieri non accompagnati”.

A parlare è Leoluca Orlando al termine del consiglio regionale per l’immigrazione che si è svolto in Prefettura a Palermo e che ha visto la presenza del prefetto Morcone responsabile nazionale per l’immigrazione. Intorno al tavolo c’erano prefetti, questori, comandante delle Forze dell’ordine di tutta l’isola per affrontare l’emergenza migranti che mette in crisi il sistema di assistenza.

Per Morcone il sistema non è mai andato in collasso come la stampa sostiene dal 2004 ma c’è stanchezza nei porti siciliani che sopportano gli sbarchi.

I sindaci hanno però posto il grande nodo dei migranti minori non accompagnati. Ne sono arrivati 10mila e di questi 5000 sono assistiti in Sicilia 700 a Palermo. E la macchina degli aiuti comunali non regge più.

“Su 10 mila minori stranieri non accompagnati presenti In Italia circa 5 mila sono in Sicilia – ha confermato orlando – a Palermo i minori stranieri non accompagnati in un anno sono passati da 199 dello scorso anno a 700. Si tratta di minori che hanno come padre e come madre l’amministrazione comunale per l’esercizio della
patria potestà”.

“Non ci lamentiamo – ha aggiunto – ma il tema della tutela dei diritti dei minori quelli degli adulti va posto
a livello nazionale”. Poi riferendosi all’arrivo previsto per oggi al porto di Palermo della nave Bourbon Argos di Medici Senza Frontiere con a bordo 590 migranti, Orlando ha detto: “domani saremo al porto per fare il nostro dovere fino in fondo, ad accogliere nel modo migliore, facendo ricorso alla disponibilità dei tanti sindaci, che non si lamentano ma cercano di dare una risposta a quello che dovrebbe essere un diritto”.

“Credo – ha aggiunto – che sia necessario dare una prima accoglienza nel luogo dello sbarco e poi dopo uno o due mesi provvedere allo smistamento in luoghi dove non si creino condizioni di sovraffollamento”.

“Il tema dei minori non accompagnati è importante e su questo il Paese deve dare una mano alla Sicilia – ha risposto il prefetto Morcone -. I minori sono un numero troppo elevato e l’Isola non può reggere questo sforzo. Non e’ giusto che lo faccia, già del resto sostiene lo sforzo degli sbarchi”.

“Abbiamo ragionato oggi su quali strumenti normativi e amministrativi possiamo usare per alleggerire la Sicilia. Il Paese – spiega – già lo fa per gli adulti, distribuendoli tra le varie regioni. Ciò non non avviene per i minori perché c’è una competenza regionale che va superata. E l’ordinamento non si può cambiare a colpi d’ascia, ma certo
bisognerà trovare un meccanismo di equa distribuzione anche per i minori, pensando a qualcosa simile al meccanismo delle quote”.

“La collocazione geografica della Sicilia naturalmente la espone a questa pressione – ha aggiunto -. Abbiamo
tentato di portare le navi più su possibile, siamo riusciti a portarle a Salerno e Taranto; ma non è sempre facile, anche perché i dispositivi navali hanno altre missioni e vogliono tornare immediatamente nella zona di pattugliamento del Canale di Sicilia”.

Intanto ieri ennesima giornata di soccorsi nel Canale di Sicilia. La Guardia costiera ha coordinato quindici
operazioni di salvataggio, recuperando circa 2000 migranti. In azione le navi della Marina militare, i dispositivi di Frontex ed Eunavformed, nonché i mezzi delle organizzazioni umanitarie. Oggi in 590 sbarcheranno a Palermo sull’unità di Medici senza frontiere.

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