- Minacce social alla titolare dell‘enoteca letteraria “Prospero”
- Il cartello appeso dietro l’enoteca che vieta l’accesso ai non vaccinati
- Tutti i canali social di Prospero sono bersagliati da ore, il post su Facebook ha già migliaia di commenti d’insulti
Minacciata di morte e insultata sui social Cinzia Orabona, la titolare dell’enoteca letteraria “Prospero” di via Marche a Palermo dopo che sulla porta del suo locale ha affisso un avviso con cui ha invitato a entrare solo i clienti vaccinati e lo stesso messaggio lo ha scritto sulla pagina Facebook del locale: “Siamo da sempre aperti a tutti i generi, a tutte le età, ai cani, agli unicorni e agli hobbit. Da oggi no vax, no drink. Vi chiederemo la certificazione che attesta l’avvenuta vaccinazione. (anche la prima dose va bene)”.
Le minacce e gli insulti sui social
La titolare dell’enoteca letteraria “Prospero” di Palermo, Cinzia Orabona, dopo aver affisso sulla porta del locale e diffuso sui social un avviso che impedisce alle persone non coperte da almeno una dose di vaccino di frequentare il locale, è stata pesantemente insultata e minacciata sui social. L’imprenditrice ha già presentato due denunce: una contro ignoti e un’altra alla polizia postale nei confronti di chi si è firmato con nome e cognome in maniera da consentire agli investigatori di risalire agli autori dei post pubblicati su Facebook.
La solidarietà di Leoluca Orlando
Il sindaco di Palermo ha manifestato la propria solidarietà all’imprenditrice su Facebook. “Sono vicino all’imprenditrice Cinzia Orabona – scrive Orlando -, vittima di violenti attacchi e minacce di morte da parte di alcuni no vax per avere consentito l’ingresso nel suo locale solo a chi è vaccinato. A lei va la mia solidarietà.
Anche alla luce di questi deplorevoli episodi, torno a chiedere al governo nazionale indicazioni chiare e precise. Per coniugare la difesa del diritto alla salute alla tutela e al rispetto della libertà d’impresa”.
Appello agli organi d’informazione nazionale
In sua difesa anche il deputato d’Italia Viva Michele Anzaldi. “Senza l’impegno di tutti, senza piccoli incentivi come questo a vaccinarsi – dice in una nota – rischiamo che l’irresponsabilità di pochi danneggi la vita di tutti” “L’Enoteca letteraria Prospero – prosegue Anzaldi – rappresenta un esempio di successo di come coniugare vino, editoria, cultura enograstronomica e socialità: visto il coraggio della titolare nel sostenere a proprie spese la diffusione della campagna vaccinale, sarebbe doveroso che i mezzi d’informazione, a partire dal servizio pubblico Rai, ne dessero massima visibilità, come hanno già fatto alcune testate come ‘Avvenire’. L’esercente di Palermo, come ha spiegato motivando la sua decisione, ora sta lavorando per pagare i debiti accumulati durante il lockdown e non può permettersi nuove chiusure. Quei politici che mandano messaggi equivoci vezzeggiando i no-vax oppure non dichiarando se si sono vaccinati o meno finiscono per essere i primi fautori di nuove possibili chiusure”
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