Domenica 14 gennaio, al termine della celebrazione eucaristica delle ore 18, l’attrice Claudia Koll sarà la prima protagonista degli incontri culturali organizzati dalla Parrocchia Immacolata Concezione di Cannizzaro, in provincia di Catania, per dare testimonianza del suo percorso di conversione e di fede.
L’appuntamento rientra nel programma allestito in occasione dell’anno Mariano, aperto il 26 novembre scorso, in memoria dei 400 anni dal Voto della Città di Palermo espresso a causa della peste del 1624, dei 170 anni dalla proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e dei 70 anni dall’arrivo a Cannizzaro della statua della Madonna. L’incontro rappresenta solo il primo di una lunga lista che vedrà presenti, nel piccolo centro alle porte della città etnea, numerosi esponenti religiosi e laici provenienti dal mondo dell’arte, della cultura che racconteranno le proprie esperienze.
L’anno Mariano
L’anno Mariano, che si concluderà l’8 dicembre 2024, è stato aperto alla presenza del vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, mons. Antonino Raspanti, con l’incoronazione dell’immagine raffigurante l’Immacolata esposta all’interno della chiesa. La locale comunità dei fedeli, con circa 50 partecipanti, ha poi preso parte al pellegrinaggio nel capoluogo di regione per donare una rosa in argento alla Vergine, seguendo l’esempio di Papa Francesco che pochi giorni prima aveva donato una rosa d’oro all’icona della Salus Populi Romani. Sempre tra le iniziative che i parrocchiani stanno portando avanti in questi mesi, ci sono anche la peregrinatio con la statua antica della Madonna, in visita nelle case di 140 famiglie, e il progetto denominato “Tutti sotto il suo manto” per raccogliere pezzi di stoffa che serviranno a confezionare un manto, come segno di protezione e devozione. In calendario pure l’arrivo delle reliquie del beato Gabriele Maria Allegra e della Madonna delle Lacrime di Siracusa.
Le parole di Licciardello
“Ho pensato a questo tempo – ha dichiarato il parroco di Cannizzaro don Venerando Licciardello – come un anno per recuperare stimoli nuovi e soprattutto il coraggio di andare avanti, superando le tante paure e i vari pregiudizi che ci opprimono. Un’occasione per diventare tessitori di fraternità in una comunità che sceglie il bene dell’altro, rifiuta il male e con esso il cancro della divisione e della discordia. Insomma un anno da vivere come cammino sinodale verso il giubileo del 2025”.
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