“Mi sembra più che evidente che nel centrodestra si sia più preoccupati dei posti in giunta che dei posti in terapia intensiva” lo afferma Giangiacomo Palazzolo, membro del comitato promotore nazionale di Azione e sindaco di Cinisi.

“Parallelo al dibattito parlamentare sulla censura all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza – continua Palazzolo – si sta sviluppando una surreale e accesa discussione interna alla maggioranza di governo sugli equilibri di potere interni ed esterni alla giunta Musumeci. Ho idee di diverse dal presidente Musumeci ma mi auguro francamente che non ceda alle pressioni dei suoi alleati che vorrebbero in un momento così delicato e critico dell’emergenza sanitaria coinvolgerlo nel solito gioco di poltrone e strapuntini che serve solo a puntellare posizioni di potere e placare appetiti pantagruelici. Sarebbe francamente irresponsabile e indecoroso” conclude l’esponente del partito di Calenda.

Intanto c’è chi già ieri ha annunciato che diserterà l’aula, chi pur essendo formalmente fuori dalla maggioranza non le voterà contro e chi critica ma poi non concretizza. Dall’altra parte c’è chi giura fedeltà al governo Musumeci ma poi non offre sufficiente fiducia.
E’ in questo clima che arriva, oggi, il vero giorno del voto per la mozione di censura all’assessore per la salute Ruggero Razza. Una mozione che doveva andare in discussione ieri a sala d’Ercole ma era apparso chiaro fin da due giorni fa che non si sarebbe trattata.
Così la conferenza dei capigruppo convocata per le 15,30 per anticipare l’aula che doveva iniziare alle 16 è slittata a lungo. La maggioranza si è riunita a Palazzo dei Normanni ed è rimasta chiusa nelle stanze fino quasi alle 17,00 quando il Presidente Musumeci e il Presidente Miccichè sono stati avvistati nei corridoi in direzione ‘stanze del governo’. Lì un confronto abbastanza duraturo mentre fuori già impazzavano le polemiche delle opposizioni.
“La discussione sulla mozione di censura nei confronti dell’assessore Razza doveva cominciare un’ora e mezza fa, ma la maggioranza non c’è: si è chiusa in conclave da qualche parte nel Palazzo fregandosene dell’aula”: denunciava Claudio Fava poco dopo le 17,30.
“Per decidere come votare? Per confortare i dubbiosi? Per riallineare gli indisciplinati? Per far passare la nottata? Una fotografia dell’inossidabile compattezza del centrodestra siciliano attorno al suo assessore alla salute!” aggiungeva il deputato.

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