C’è chi già ieri ha annunciato che diserterà l’aula, chi pur essendo formalmente fuori dalla maggioranza non le voterà contro e chi critica ma poi non concretizza. Dall’altra parte c’è chi giura fedelta al governo Musumeci ma poi non offre sufficiente fiducia.

E’ in questo clima che arriva, oggi, il vero giorno del voto per la mozione di censura all’assessore per la salute Ruggero Razza. Una mozione che doveva andare in discussione ieria sala d’Ercole ma era apparso chiaro fin da due giorni fa che non si sarebbe trattata.

Così la conferenza dei capigruppo convocata per le 15,30 per anticipare l’aula che doveva iniziare alle 16 è slittata a lungo. La maggioranza si è riunita a Palazzo dei Normanni ed è rimasta chiusa nelle stanze fino quasi alle 17,00 quando il Presidente Musumeci e il Presidente Miccichè sono stati avvistati nei corridoi in direzione ‘stanze del governo’. Lì un confronto abbastanza duraturo mentre fuori già impazzavano le polemiche delle opposizioni.

“La discussione sulla mozione di censura nei confronti dell’assessore Razza doveva cominciare un’ora e mezza fa, ma la maggioranza non c’è: si è chiusa in conclave da qualche parte nel Palazzo fregandosene dell’aula” denunciava Claudio Fava poco dopo le 17,30

“Per decidere come votare? Per confortare i dubbiosi? Per riallineare gli indisciplinati? Per far passare la nottata? Una fotografia dell’inossidabile compattezza del centrodestra siciliano attorno al suo assessore alla salute!” aggiungeva.

Passa ancora oltre un’ora per vedere spuntare i deputati in aula per la discussione. A illustrare la mozione è il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo; l’atto parlamentare è stato firmato anche dal M5s e dal deputato Claudio Fava. Le opposizioni contestano all’assessore Razza di non avere gestito nel modo migliore la seconda ondata della pandemia Covid in Sicilia.

Appena il tempo per illustrarla e degli interventi dell’opposizione la seduta viene sospesa con rinvio ad oggi. Tutto programmato e annunciato dal Presidente Miccichè. E allora tocca, adesso, proprio al primo firmatario della mozione intervenire.

“Le gestione dell’assessore Razza ha portato la Sicilia a far registrare una crescita impressionante di contagi da settembre ad ora, cioè da quando le Regioni hanno avuto maggiore autonomia e responsabilità nell’emergenza Covid. Non lo diciamo noi, lo dicono i numeri. La gestione Razza-Musumeci è un pericoloso mix di irresponsabilità, incapacità ed improvvisazione” dice Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars.

“Nella prima fase del Covid, la scorsa primavera, la Sicilia è stata solo sfiorata dal contagio grazie soprattutto al lockdown in tutto il Paese deciso dal governo nazionale. Da settembre ad oggi – aggiunge Lupo – ogni Regione si è confrontata con la propria capacità di riorganizzare la rete sanitaria ed ospedaliera, ed in Sicilia i nodi della gestione Razza sono venuti al pettine: fino al 1 settembre avevamo avuto nell’isola 4.350 contagi, da quella data al 24 novembre ci sono stati 51.334 casi in più. Passiamo ai decessi: 287 fino al 1 settembre, da allora al 24 novembre sono più che triplicati, arrivando a 988 in più per un totale di 1.275 ‘decessi Covid’ in Sicilia dall’inizio della pandemia”.

“Si doveva e si poteva fare di più per limitare le conseguenze della pandemia nell’isola. Le responsabilità dell’assessore Razza sono enormi, per questo motivo ne abbiamo chiesto la rimozione. Ma altrettanto gravi – conclude Lupo – sono le responsabilità del presidente Musumeci che si ostina a difendere una gestione dell’emergenza sanitaria in Sicilia oggettivamente indifendibile”.

“Si può sbagliare, ma si sbaglia quando si fa, e questo governo in estate non ha fatto nulla, specie sul fronte del tracciamento, del monitoraggio e della prevenzione. L’assessore Razza deve andare a casa per tutelare il diritto alla salute dei siciliani. Qui non rischiamo di perdere solo la battaglia contro il Covid, qui ora sono a rischio anche le cure ordinarie”.

È questo, in sostanza, il comune denominatore degli interventi in aula dei deputati M5S, componenti della commissione Salute, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, e Salvatore Siragusa, nel corso della discussione della mozione di censura all’assessore Razza, firmata dal M5S assieme al Pd e a Fava.

I tre parlamentari hanno messo l’accento su alcune delle tante lacune del governo, tra queste il non aver operato quando si poteva, trascurando il tracciamento, la medicina del territorio e le Usca che “solo ora stanno cominciando a vedersi”, tanto da fare dire al capogruppo Pasqua che “la prima ondata l’abbiamo subita, la seconda il governo se l’è cercata”.

I tre parlamentari hanno stigmatizzato più volte anche l’assenza di comunicazione del governo con la commissione Salute (“cui spesso sono stati negati i dati richiesti”). “Le notizie – hanno detto i parlamentari – le apprendiamo spesso e volentieri dalla stampa”.

Il deputato Nuccio Di Paola successivamente ha definito arrogante il comportamento del governo. “Ma la pandemia – ha detto – non si batte con l’arroganza”.

E nell’attesa della vera resa dei conti fuori da Palazzo arriva anche l’intervento di Barbagallo nella veste di segretario del Pd e non solo di deputato. “Una mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Salute Ruggero Razza che – ancora prima che atto parlamentare – rappresenta la sfiducia delle piazze e dei siciliani nei confronti del Governo regionale, del presidente Musumeci e di Razza, appunto”.

“Un assessore isolato e che si muove in perfetta solitudine, nei confronti del quale non si è levata la solidarietà di nessuno, neanche da parte della maggioranza, esclusa ovviamente quella del movimento nato e strutturato ad immagine e somiglianza del presidente Musumeci. Tutto questo mentre il virus dilaga, un migliaio di siciliani deceduti, imprese al tracollo”.

Infine un messaggio al presidente della Regione, in termini calcistici: “Certo non era facile trovare piazzare un Van Basten all’assessorato alla Salute – ha concluso – ma lei ha proprio scelto Luther Blissett, uno dei più grandi bidoni della storia”.

Ma fuori, intanto, gli ispettori ministeriali e i Nas completano le loro ispezioni e sembra proprio che i posti letto covid19 ci siano tutti. Insomma lpurlo alla falsificazione rischia di ritocersi contro lo ha lanciato.

Il vero problema, però, è politico. Sta nell’isolamento di Razza che glirende difficili le alleanze e le simpatie dei deputati. E lo silegge nelle parole del ribelle Pullara. “La trasformazione dei reparti esistenti in reparti Covid è stato un errore strategico e sanitario” dice il vicepresidente della commissione Salute all’Ars Carmelo Pullara che ieri annunciato di non prendere parte alla seduta che aveva come ordine del giorno la mozione di sfiducia all’Assessore alla Sanità Ruggero Razza.

“Non sarò presente alla seduta per la sfiducia all’Assessore alla Sanità Ruggero Razza perchè ritengo che rimuoverlo proprio adesso in piena seconda ondata, sarebbe un atto irresponsabile. Come sostituire un generale nel pieno di una battaglia. Non ho mai fatto mancare le mie critiche ad una gestione sanitaria che a sette mesi dall’inizio dell’emergenza non ho mai condiviso”.

L’on. Pullara ieri mattinata ha partecipato alla visita ispettiva nei presidi ospedalieri del capoluogo siciliano, “Civico”, “Ismett”, “Cervello” e “Villa Sofia”.

“Ho potuto verificare che l’apertura dei reparti Covid è stata fatta a discapito degli altri reparti. Trasformare interi reparti dove venivano ricoverati i pazienti per altre patologie in reparti Covid, sottraendo risorse a tutte le altre attività è grave. La sanità non è solo emergenza Covid, ma ci sono anche altre patologie che meritano la giusta attenzione. Il personale è sotto stress e tutto il sistema sanitario in affanno. Ci chiediamo ancora una volta se il Presidente e l’Assessore alla Sanità sono consci di tutto questo”.

Con queste motivazioni, l’on Pullara ha deciso di non prendere parte alla seduta dell’Ars. Il giorno prima aveva deciso di non partecipare alla commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana sul tema delle dichiarazioni del dirigente La Rocca, presente in videoconferenza, così come l’assessore alla Salute Ruggero Razza, perchè riteneva che la seduta doveva essere pubblica ed inoltre perché ritiene poco proficuo l’operato della commissione stessa.

Intanto, conclude Pullara proseguono i sopralluoghi in Sicilia degli ispettori del ministero della Salute inviati per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dall’assessorato regionale della Salute sulla piattaforma Gecos. Aspettiamo con fiducia di conoscere l’esito”.

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