La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà un 41enne palermitano responsabile del reato di produzione di sostanze stupefacenti. L’uomo al quinto piano di un appartamento nella zona Corso Calatafimi a Palermo coltivava nell’armadio della camera da letto due piante di marijuana.

In una stanza vicino alla camera da letto è stata trovata una serra rudimentale completa di impianto di areazione e di illuminazione, nonché strumenti per l’irrigazione e terriccio da giardinaggio. Nella stessa stanza, su uno stendi biancheria sono stati trovati, appesi ad essiccare, svariati rami di marijuana per un peso di circa 260 grammi, ed in un sacchetto in plastica circa 300 grammi di marijuana non essiccata.
L’indagato, inoltre, consegnava due pezzetti di hashish per un peso di circa 5 grammi.

Sempre in tema di lotta e contrasto alla produzione e detenzione di stupefacenti, due giorni fa, i carabinieri della Compagnia di Carini, durante un servizio straordinario di controllo del territorio hanno arrestato padre e figlio.
I militari, coadiuvati da personale della Compagnia d’Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri e del Nucleo Cinofili del capoluogo, hanno arrestato S.S. 62enne, e D.S. 26enne, come detto padre e figlio, entrambi carinesi con l’accusa a vario titolo, di produzione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Durante le perquisizioni nelle abitazioni dei due, sono stati complessivamente recuperati 70 grammi tra cocaina e marijuana e cinque piante di cannabis, alte più di un metro e mezzo, oltre a materiale per il taglio ed il confezionamento della droga.
Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Palermo, in attesa dell’udienza di convalida davanti al GIP, sono stati ristretti presso le loro residenze in regime di arresti domiciliari; la droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro e inviata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti del Comando Provinciale per le operazioni di rito.
Con l’intervento dei tecnici Enel, si è accertato che l’abitazione del 62enne era abusivamente collegata alla rete elettrica.

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