“Com’è triste Palermo….. È veramente triste constatare le condizioni in cui versa Palermo: una città priva di speranza, ripiegata su se stessa, mortificata da chi dovrebbe curare le sue ferite, da chi dovrebbe coccolarla, esaltarne l’unicità e disegnarne un modello all’insegna della qualità della vita come giusto punto di equilibrio tra sviluppo e sostenibilità”.

Comincia così un lungo post su Facebook del leader di Cantiere Popolare Saverio Romano. Il riferimento è chiaramente alla situazione della città a cominciare dall’emergenza rifiuti assolutamente incontenibile in questi ultimi giorni ed ore. Ma certamente non soltanto

“È umiliante vedere la città abbandonata a se stessa – continua – sovrastata dagli ignavi, fotografia dell’epilogo del sindaco più longevo di tutti i tempi che continua a suonare il piffero magico, seguito dai soli topi che scorazzano sui rifiuti della città“.

Ma non c’è solo immondizia. Comue documentato nelle scorse settimane da BlogSicilia le emergenze sonoa nche altre “È triste morire a Palermo senza la certezza della tumulazione cristiana, ed è ancora più triste viverci con la certezza che manchi tutto e che non funzioni niente”.

E poi l’attacco al sindaco di Palermo che si accinge ad entrare nell’ultimo periodo del suo mandato. Un attacco che sa tanto di candidatura visto che già alle scorse elezioni Romano era dato fra i possibili candidati a sindaco “È triste osservare molti concittadini complici di Leoluca Orlando e della sua banda che cerca solo di perpetuare se stessa, con opportunismo e sciatteria, con un atteggiamento di indifferenza che allunga l’agonia della città. Se ne stanno seduti al bordo della nave, pronti ad abbandonarla un attimo prima che coli a picco”.

“È triste vedere la danza inoperosa della politica ed il balletto dei politicanti, così come lo è il sapere che non hanno un vero progetto di rilancio che non sia quello di sostituire i commensali che oggi banchettano sul cadavere della nostra Palermo. È triste l’assenza di giovani disposti a prenderne in mano le redini, ed è triste rincorrere le candidature da salotto pronte a tutte le evenienze”.

E la voglia di pensare ad una candidatura emerge nella parte finale del post anche se non è affatto dichiarata “È triste ma non è questa la nostra città e non è definitivamente perduta se “ognuno di noi fa qualcosa’. Per parte mia sono già all’opera. Viva Palermo viva!”

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