E’ il giorno della proclamazione per Renato Schifani. A 18 giorni dal voto il presidente della Regione eletto entra nelle sue facoltà. Appena 24 ore dopo, potrà insediarsi e prendere possesso di uffici e poteri.

La proclamazione

La proclamazione è stata resa possibile dalla chiusura di tutti i plichi delle 592 sezioni siciliane al voto. Non ci sono ancora i dati definitivi per completare le verifiche e dichiarare gli eletti all’Ars ma i dati disponibili rendono non più sovvertibile il risultato riguardante il presidente.

Comincia l’era Schifani

Comincia, così, l’era Schifani. 24 ore dopo la proclamazione, a Palazzo d’Orleans si terrà il passaggio di consegne fra il presidente uscente Nello Musumeci e il subentrante Renato Schifani. Il nuovo presidente troverà subito una serie di dossier urgenti da affrontare. Primo tema le impugnative del Consiglio dei Ministri, anche se per affrontarle dovrà attendere l’insediamento dell’Ars. Ci sarà da pensare subito alle province e poi, a seguire, al contratto dei regionali. Occhi puntati sul bilancio 2023 per il quale il ricorso all’esercizio provvisorio sembra inevitabile v isti i tempi troppo stretti.

Il percorso romano

Ma oggi è una giornata importante anche a Roma dove tocca alle Camere dar vita al nuovo corso. E in pole position per la presidenza del Senato c’è un siciliano come Ignazio La Russa. Ex ministro, uomo di Fratelli d’Italia, La Russa è stato rilevante anche nelle trattative che hanno portato alla candidatura di Schifani alla Regione.

La giunta regionale

E proprio Schifani sembra intenzionato ad attendere che si snocciolino tutti gli equilibri romani per definire gli accordi dentro la coalizione di centrodestra e distribuire gli assessorati. Un passaggio non certo secondario. Ma l’attesa vale anche per il Parlamento siciliano. La definizione degli eletti, infatti, ha, a sua volta, un peso specifico anche quella per la definizione degli assessorati. I nodi restano due: quanti assessori a Forza Italia e Fratelli d’Italia che ne chiedono 4 ciascuno, a chi la sanità richiesta a gran voce dall’area Miccichè degli azzurri, chi Fratelli d’Italia proporrà per la presidenza dell’Ars e quanto questa conterà nella distribuzione degli assessorati.

Tutti temi fino ad ora toccati solo di striscio ma che dalla prossima settimana diventeranno pressanti

 

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