Oltre 7 Comuni su 10 in Sicilia non hanno presentato il bilancio consuntivo entro il termine previsto che era lo scorso 30 aprile. Situazione che certifica una volta di più le difficoltà economiche degli enti locali che non riescono più a far quadrare i propri conti, tra tagli ai trasferimenti e spese che sono sempre più in aumento, senza parlare poi delle difficoltà legate alla riscossione dei tributi. Quest’ultimo un problema atavico e forse quello principale.

I numeri

Secondo quanto si evince dal decreto dell’assessorato regionale agli Enti locali, sarebbero ben 278 i Comuni sui 391 in Sicilia che risultano non aver varato il bilancio consuntivo. Numeri che possono subire comunque un leggero discostamento dal momento che magari negli ultimi giorni qualcuno è riuscito ad approvarlo in consiglio comunale, prima delle “ferie” agostane della politica. Ma grosso modo non cambia il quadro della situazione che resta allarmante con i sindaci che non riescono più a garantire l’equilibrio finanziario.

Le note ai Comuni

Adesso scattano i canonici 30 giorni per i Comuni per poter approvare il consuntivo del 2021. Una sorta di ultimatum. In caso non si riuscisse a mantenere quest’ulteriore mese di tempo allora si insedierebbero i commissari già nominati dall’assessore regionale Marco Zambuto. A quel punto giunta e consiglio comunale verrebbero scavalcati e ad occuparsi di approvare lo schema di rendiconto ci penserebbe il funzionario inviato dalla Regione.

Con i bilanci 2022 previsione tutt’altro che rosea

Da evidenziare che da pochi giorni è anche scaduto l’ultimo termine per l’approvazione dei bilanci di previsione del 2022. Esattamente l’ultimo termine, dopo una serie di proroghe, è stato dato allo scorso 31 luglio. L’impressione è che la situazione sia altrettanto drammatica per le finanze degli enti locali. Ancora non si sa quali sono i Comuni inadempienti ma l’impressione è che la situazione non si discosterà di molto da quella sui rendiconti del 2021. Da tempo i primi cittadini e l’Anci Sicilia, l’associazione nazionale dei Comuni, chiedono delle riforme e dei nuovi parametri per rivedere gli strumenti finanziari.

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