“Applicare il regolamento”, è la richiesta che arriva da Sud chiama Nord e Sicilia Vera all’Ars impegnato nella nomina dei membri delle commissioni. Secondo il deputato Lo Giudice, coordinatore dei due gruppi parlamentari, sarebbe a rischio la rappresentanza dei parlamentari eletti nelle liste di Cateno De Luca.
I deputati di “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera” rischiano di restare fuori”
“Dalla ripartizione dei componenti delle commissioni effettuata dall’ufficio di Presidenza i gruppi parlamentari di “Sud chiama Nord” e “Sicilia Vera” rischiano di restare fuori”. Questo il monito lanciato dal parlamentare siciliano secondo cui, da una prima ipotesi di formazione delle commissioni, Sicilia Vera resterebbe fuori dalla prima commissione Affari istituzionali, dalla terza Attività produttive, mentre Sud chiama nord non sarebbe inclusa nella quarta commissione Territorio e ambiente e nella sesta Servizi sociali e sanitari.
La nota al presidente dell’Assemblea Galvagno
Alla luce di ciò i capigruppo di Sicilia Vera Salvatore Geraci e di Sud chiama Nord Ludovico Balsamo hanno predisposto una nota indirizzata al presidente dell’assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno chiedendo che venga rispettata la rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari nelle medesime commissioni. Geraci e Balsamo hanno chiesto dunque che l’assegnazione nelle commissioni venga effettuata anche ai sensi e per gli effetti del comma 3 dell’art 64 bis del regolamento interno che prevede che nelle commissioni operanti in sede redigente debba essere assicurata la presenza di tutti i Gruppi parlamentari, invitando il Presidente a effettuare le integrazioni sulla base delle designazioni fornite dai Gruppi parlamentari.
“Non siamo disposti a scendere a compromessi”
“Al di là della mera spartizione di caselle, osserva Danilo Lo Giudice, chiediamo il rispetto del regolamento e la garanzia della pluralità e della rappresentatività così come previsto. Abbiamo fatto sapere al presidente Galvagno che in caso di mancato riscontro rispetto alla nostra richiesta non procederemo alla designazione dei componenti nelle commissioni. Non siamo disposti, aggiunge Lo Giudice, a scendere a compromessi. Pretendiamo di essere messi nelle condizioni di svolgere a pieno il ruolo che ci hanno conferito gli elettori. Comprendiamo che la nostra presenza all’interno di alcune commissioni particolarmente delicate possa risultare scomoda, ma, conclude Lo Giudice, se questo è un tentativo di metterci il bavaglio per l’ennesima volta dimostreremo che hanno sbagliato i conti”.






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