Una buona notizia per le casse del Comune di Bagheria. Lo Stato ha concesso un mutuo per il dissesto di 11 milioni.
Questi 11 milioni si uniscono alla provvista già messa a disposizione dall’amministrazione all’Osl, l’Organo Straordinario di Liquidazione. Un passo avanti notevole per l’uscita dal dissesto e il pagamento dei debiti con i creditori.
L’Amministrazione comune e la terna commissariale formata da Giuseppe Catalano (presidente) e da Antonio Gangi e Raffaele Mazzeo si sono spesso confrontati e raccordati per la ricerca delle risorse per pagare ed estinguere i debiti del Comune.
Un’attività sinergica che ha visto da un lato l’amministrazione che ha incrementato l’attività di riscossione e stabilito le risorse disponibili per fronteggiare i debiti e dall’altro tutte le azioni dell’OSL che ha predisposto gli atti per l’attivazione del mutuo ventennale che è stato accreditato ieri, 12 maggio, nelle casse comunali. Un mutuo pari a 11 milioni circa di euro che sommati ai 4 milioni che sono stati destinati dall’Amministrazione all’Osl consentiranno al Comune di Bagheria di estinguere il debito.
Dopo la dichiarazione di dissesto che risale a maggio 2014 (delibera n. 5 del 19 maggio 2014 del Commissario straordinario) e dopo l’insediamento dell’OSL il primo dicembre del 2014 è seguita la ricognizione della massa passiva. Lo scorso anno dopo aver terminato l’esame della situazione debitoria del Comune di Bagheria, l’Osl ha formalizzato all’amministrazione comunale la proposta di liquidazione semplificata dei debiti, ai sensi di quanto previsto dall’art. 258 del Testo Unico per l’Ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267. L’adozione di questa procedura è stata costantemente riconosciuta, sia dalla giurisprudenza contabile che dalla Direzione Centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno, quale strumento fondamentale per il risanamento finanziario dell’ente locale colpito dal dissesto, e consentirà ai creditori di poter ottenere il soddisfacimento, sia pur parziale, del credito riconosciuto, accelerandone i tempi di liquidazione.
L’amministrazione comunale ha aderito alla procedura con la delibera di giunta n. 24 del 9 marzo 2016. Il totale dei debiti richiesti e che sono confluiti in massa passiva, come si legge in delibera, era stato valutato in oltre 66 milioni di euro e precisamente in 66.318.06,88 euro. Le istanze ammesse sono pari a poco meno di 30 milioni circa che con l’adesione alla procedura semplificata ha prodotto un abbattimento del debito con una liquidazione immediata. Di conseguenza le provviste di cui ha certificato di aver bisogno l’Osl sono pari a 15 milioni circa (alla data di marzo 2016). Per l’esattezza il fabbisogno è paria a 15.614.671,26.
Tali cifre con la concessione del mutuo e le provviste accantonate dall’amministrazione dimostrano che a breve saranno estinti i debiti e si sarà definitivamente fuori dal dissesto.
“Il default dell’ente con la dichiarazione di dissesto ha prodotto una serie di effetti a cascata che hanno irrigidito l’operatività soprattutto in ambito economico-finanziario – spiega il sindaco Patrizio Cinque – ma sin da subito ci siamo posti il problema di come tutelare i creditori dell’Ente e, al contempo, soprattutto assicurare la continuità di esercizio del Comune portando avanti tutte le possibili attività per garantire i servizi ai cittadini. Non è stato facile – continua il sindaco – ma incominciamo ad intravedere l’uscita dal tunnel e la possibilità di poter programmare e gestire con più certezze. Ringrazio i commissari dell’OSL per la loro attiva e proficua collaborazione”.
La stessa Commissione di liquidazione –come ha riferito oggi all’Amministrazione Comunale – fin dal prossimo mese procederà all’invio progressivo delle proposte di liquidazione semplificata del credito accertato ed ammesso a coloro i quali hanno presentato istanza di ammissione alla massa passiva. L’ordine di invio delle proposte, in conformità a quanto deciso nella delibera OSL n. 4 del 9 marzo 2016, seguirà quello di presentazione cronologica delle istanze. Tenuto conto del numero di proposte da inviare, si ritiene di potere esaurire la procedura presuntivamente entro un anno.
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