“Il Comune di Palermo non ha nemmeno i soldi per riparare le elettropompe del Polo Tecnico di via Ausonia e il capoarea è stato costretto ancora una volta a chiudere gli uffici tecnici mandando tutti i lavoratori in smart working con danni incalcolabili per i cittadini, i professionisti e l’edilizia che dovrebbe essere il volano del Pnrr. E molti altri uffici vivono situazioni simili e possono andare avanti solo grazie alla buona volontà dei lavoratori, l’ennesima dimostrazione di un Comune ormai allo sbando”. Lo dice Nicola Scaglione del sindacato Csa-Cisal.

Uffici senz’acqua e quindi chiusi

“Da tempo il capoarea sollecita lo stanziamento delle somme necessarie alla sostituzione delle elettropompe – continua Scaglione – ma tutte le richieste sono rimaste inascoltate e oggi ci ritroviamo gli uffici senza acqua e quindi chiusi. I lavoratori sono stati messi quindi in smart working, peccato però che la giunta abbia recentemente e inspiegabilmente bocciato il regolamento per il lavoro agile proposto dagli stessi uffici. Il risultato è il caos e la paralisi delle attività di uno dei più importanti settori dell’economia palermitana”.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che i dipendenti del Comune di Palermo che lavorano al Polo Tecnico di via Ausonia devono fare i conti con guasti e disservizi. A inizio novembre scorso il Comune aveva chiuso gli uffici per qualche giorno.
“La chiusura degli uffici del Polo Tecnico di via Ausonia, a Palermo, per l’interruzione della fornitura idrica non è addebitabile al caso o a una sfortunata coincidenza, ma è il risultato dell’inerzia dell’Amministrazione Comunale di Palermo”. Lo aveva denunciato ancora una volta Nicola Scaglione del Csa-Cisal.

La denuncia del sindacato

“Da tempo si sapeva che l’autoclave aveva bisogno di manutenzione tecnica, ma nulla è stato fatto per evitare il guasto e il conseguente blocco dei servizi igienici che sono ancora più essenziali in un momento di pandemia”, si leggeva in una nota del sindacato.

L’estate scorsa il caso dei condizionatori

In estate, fu il grande caldo a paralizzare il Polo tecnico del Comune. Il palazzone di otto piani di via Ausonia, a causa di un guasto ai condizionatori, fu svuotato per oltre un mese, con i dipendenti “costretti” allo smart working.
Nella struttura, in passato, anche black out elettrici ed invasioni di topi.

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