“La società XYZ è tenuta a corrispondere all’istante, entro sessanta giorni dalla notifica del presente  provvedimento e secondo la modalità indicata in istanza, l’importo complessivo di euro 1.835,28.”
Musica  per le orecchie dei consumatori. Parole e note del Corecom Sicilia, scritte nella definizione di una  controversia tra una utente e una nota compagnia telefonica (i loro nomi per ragioni di privacy non sono  citati). Per il consumatore una vittoria gratis e rapida grazie al servizio Conciliaweb disponibile anche sul sito internet del Corecom Sicilia. Nel caso specifico la compagnia aveva continuato ad attingere dal conto  corrente della utente nonostante il contratto fosse stato interrotto da molto tempo. Insomma continuava a  fatturare nonostante la signora, che chiameremo Alessandra, fosse passata ad altro operatore telefonico. La  compagnia aveva anche attivato le procedure di recupero dei crediti. 

Alessandra è disabile al 100% e non si è accorta subito di quanto stava succedendo perché il pagamento  delle bollette avveniva automaticamente tramite RID bancario. Quando ha rilevato l’irregolarità ha chiesto  aiuto ad una associazione di consumatori. Niente da fare, la compagnia ha fatto orecchie da mercante. Così  Alessandra, attraverso il servizio online Conciliaweb, si è rivolta al Corecom per tentare la via della  conciliazione. In sostanza le parti, cioè Alessandra e la compagnia “Tal dei tali” si rivolgono ad un terzo che  fa da arbitro. Questo arbitro, il Corecom, invita le parti a trovare una soluzione amichevole e se il tentativo  di conciliazione fallisce può essere chiamato, da uno dei due interessati, a decidere la controversia con una  definizione.  

Quindi il Corecom è un tribunale?  

No, il tentativo di conciliazione, in casi come questi, è obbligatorio prima di rivolgersi alla giustizia ordinaria.  Il Corecom, a differenza di un giudice, non interviene sui risarcimenti dei danni, ma soltanto sulle  inadempienze contrattuali e per il rispetto delle norme che tutelano gli utenti. Il Corecom infatti, è un  organismo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e ad esso è stato dato il  compito, tra gli altri, di facilitare la conclusione amichevole delle controversie tra utenti e operatori di  comunicazioni elettroniche. Gli operatori sono le compagnie telefoniche? Sì, ma non soltanto loro. Si può  ricorrere allo strumento gratuito del Conciliaweb anche per i contratti della pay tv.  

Conciliaweb è un servizio attivo dal 2018 che ha raccolto e lavorato fino ad oggi 21.117 istanze di  conciliazione ed emesso 2.304 definizioni. Non è soltanto il privato cittadino che può rivolgersi a  Conciliaweb, anche le aziende, infatti, possono usufruire del servizio e in questi quattro anni sono state  4.288. Gratuità e rapidità sono due parole care agli imprenditori che da un disservizio possono ricevere  danni economicamente più gravi di un utente privato. 

Come si accede al servizio Conciliaweb? 

Conciliaweb è disponibile agli indirizzi www.corecomsicilia.it e https://conciliaweb.agcom.it, con pochi clic  e documenti permette l’avvio del procedimento che si svolge interamente per via telematica e  gratuitamente. L’utente, privato cittadino o azienda che sia, può anche decidere di farsi assistere da un  rappresentante come, per esempio, un avvocato. Una volta registrato, accedendo alla propria area  personale, l’utente ha la possibilità di presentare istanze, compilando gli appositi web-form, di consultare lo  storico dei propri procedimenti e lo stato di quelli in corso, di interagire con il Corecom e con le altre parti in  causa, di accedere ai propri fascicoli virtuali, di partecipare alle udienze in videoconferenza attraverso gli  appositi link.

Non tutti i cittadini possono o sono in grado di presentare istanze telematiche, sono i cosiddetti utenti  deboli. Per chi è già in possesso dello Spid o della Cie è possibile presentare l’istanza presso e con  l’assistenza degli uffici del Corecom Sicilia e il cittadino avrà a disposizione anche il futuro collegamento per  le udienze in videoconferenza.