“L’Asp di Palermo ha indetto un concorso per assumere 53 programmatori a tempo indeterminato, ‘dimenticando’ però di averne già reclutati altrettanti nel 2020 che da oltre due anni lavorano nella Pubblica amministrazione a seguito non di click day, ma di procedura di selezione pubblicata in Gazzetta”. Lo dice Giuseppe Badagliacca del sindacato Csa-Cisal.

La richiesta all’Asp e alla politica

“Chiediamo ai vertici dell’Asp e alla politica di non gettare alle ortiche queste professionalità che l’ente ha già formato e che hanno garantito, in piena pandemia, i servizi alla cittadinanza”.

Oltre 2mila candidati al concorso, rischiano il posto i dipendenti a tempo determinato

“Dal 14 al 17 febbraio si terrà a Caltanissetta la prova scritta del concorso dell’Asp di Palermo con oltre 2 mila candidati – continua Badagliacca – ma i posti vacanti in pianta organica, dal 2020 e fino all’aprile di quest’anno, sono stati e sono coperti da personale a tempo determinato che dal primo maggio, festa dei lavoratori, potrebbe ritrovarsi paradossalmente disoccupato”.

“Lavoratori indispensabili nell’emergenza Covid, le istituzioni non li dimentichino”

Conclude Badagliacca: “Si tratta di dipendenti che sono stati indispensabili non solo nella gestione dell’emergenza Covid, ma anche per le ordinarie attività dell’Asp e di cui adesso le istituzioni non possono dimenticarsi, specie se a Roma verrà approvata la stabilizzazione di chi ha almeno 18 mesi di esperienza. E’ necessario avviare un percorso che tuteli questi lavoratori, a beneficio anzitutto dei siciliani”.

La richiesta di audizione in commissione Sanità all’Ars

“Chiederemo pertanto – avevano concluso i sindacalisti – un’audizione in Commissione Sanità all’Ars al fine di conoscere le ragioni per quali le indicazioni assessoriali e lo stesso Ccnl siano stati disattesi e segnatamente, senza alcun tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali”.