I lavoratori assunti per l’emergenza Covid19 a Messina nutrono un profondo senso di delusione e sfiducia.
E affidano la loro amarezza ad una nota stampa nella quale spiegano i motivi del proprio stato d’animo.

“Abbiamo lavorato in prima linea contro un nemico sconosciuto”

La nota stampa inizia così: “Vi ricordate il periodo in cui la paura governava l’istinto?
Vivere la quotidianità, dare un abbraccio, un bacio, vedere gli amici o i parenti rappresentava un rischio per noi e per gli altri condizionato dalla paura di portare a casa il nemico sconosciuto.
Da marzo 2021 assistenti amministrativi (Bando Polime), farmacisti, biologi, collaboratori ingegneri, educatori professionali e assistenti sociali hanno lavorato in prima linea e senza limitazioni nella gestione della campagna vaccinale della provincia di Messina”.

Le attività svolte

Spiegano poi di cosa si sono occupati: “Tra le attività svolte vi sono istituzione e creazione degli Hub, somministrazione dei vaccini, gestione del personale sanitario e amministrativo, rifornimento e stoccaggio dei vaccini e dei dispositivi, esecuzione e esito dei tamponi, provvedimenti di isolamento, vaccini di prossimità, informazioni all’utenza, rilascio green pass, incontri di prevenzione nelle scuole e vaccinazione.

Cosa è accaduto

Si legge ancora nella nota: “Conclusa la fase emergenziale, i professionisti non hanno mai abbassato la guardia e con grande spirito di responsabilità, sacrificio e dedizione hanno garantito tutte le attività svolte in precedenza avanzando inoltre proposte, soluzioni e idee che portassero alla istituzione di un metodo di lavoro conciliabile con le mansioni ordinarie (i livelli essenziali di assistenza).
Ad oggi, nonostante le direttive regionali e assessoriali n. 57/540 che prevedevano la proroga di tutti i contratti dei professionisti impiegati nell’emergenza Covid-19, l’Asp di Messina dapprima proroga tutti i contratti per poi in un secondo momento disattendere il riconoscimento di continuità solo ad alcuni”.

“Liquidati decine di professionisti tramite Pec”

I lavoratori Covid19 entrano poi nel dettaglio: “Ciò che lascia interdetti sono le modalità con le quali l’Asp di Messina ha liquidato decine di professionisti, di cui si è servita nel periodo emergenziale come sopra specificato, tramite una semplice Pec e dopo aver dato la certezza di una continuità discriminando delle categorie piuttosto di altre e operando senza alcun criterio”.

La promessa del lavoro fino al 28 febbraio

“In una delle ultime conferenze stampa in cui hanno partecipato i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale 5 sono state spese parole concrete sul fatto che la professionalità acquisita da queste figure non sarebbe stata sprecata e soprattutto sulla sicurezza che tutti sarebbero stati impiegati fino al 28/2/2023“.

“Senza lavoro e trattati nel peggiore dei modi”

A chiusura della nota stampa si legge: “In conclusione, dietro ogni professionista si celano essere umani che hanno riposto aspettative, progetti e programmi in relazione alla proroga attestata da una delibera del 29/12/2022, e che
oggi si ritrovano senza lavoro e con la delusione di essere stati trattati nel peggiore dei modi, non resta che dire “prego ASP per la loro INDISPENSABILE collaborazione””.

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