Concorso per 11 dirigenti all’Ars, nel testo di storia della Sicilia mancano vittime di mafia

Nel libro dei concorsi, un testo di preparazione agli esami del concorso, indetto dall’Assemblea regionale siciliana, per 11 posti di consigliere parlamentare, nel capitolo dedicato alla Storia della Sicilia e nella parte relativa alle vittime di mafia, mancano alcuni nomi tra cui quelli dei poliziotti morti nelle stragi di Capaci e di via D’Amelio, nelle uccisioni del procuratore Scaglione e del gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa e quello del maresciallo Lenin Mancuso ucciso col giudice Cesare Terranova a Palermo. Per questo il figlio del maresciallo di polizia, l’ex senatore Carmine Mancuso esprime ”profonda indignazione”.

”E’ davvero singolare – dice Mancuso – che in un libro, finalizzato a preparare coloro che un giorno potrebbero diventare nientemeno che dirigenti del Parlamento siciliano, si commettano errori o omissioni così grossolani che, nella sostanza, producono disinformazione e rendono claudicante, se non piena di gravi ‘vuoti’, la conoscenza di tutti coloro che, a vario titolo, hanno pagato con il sacrificio della loro vita l’impegno totale contro la piovra mafiosa per l’affermazione della legalità e per il riscatto della Sicilia”.

”L’episodio è indice – conclude – a voler essere generosi, di un pressappochismo che offende la memoria dei caduti e la storia dell’antimafia fatta di coraggio e di una lunga scia di sangue”.

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