I giudici della Corte dei Conti presieduta da Guido Carlino (Adriana Parlato relatore Maria Rita Ricci giudice) hanno condannato per danno erariale Mario Re ex primario della rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo.

Il medico deve restituire 428 mila euro all’azienda sanitaria. La vicenda è iniziato nel 2008 con un indagine della squadra mobile di Palermo sulla corruzione su alcuni appalti per forniture ai danni dell’ospedale.

In sede penale la Cassazione aveva dichiarato prescritti i reati nei confronti dell’ex primario. “La Cassazione, nel dichiarare la prescrizione anche del reato di falso, aveva comunque confermato la bontà dell’impianto accusatorio – si legge nella sentenza – deducendo che, pur in assenza di un giudicato di condanna, le prove raccolte in sede penale avrebbero dovuto essere liberamente valutate dal collegio al fine di formare un convincimento conforme alla propria impostazione.

Il Procuratore, poi, si soffermava sulla presenza di tutti i presupposti necessari a configurare la responsabilità contabile del convenuto, vale a dire: una condotta antigiuridica, in quanto violativa dei doveri impostigli anche in virtù delle disposizioni contenute nella carta costituzionale e nel codice deontologico approvato il 3 ottobre 1998, che poneva l’assoluto divieto di comparaggio”.