Un fronte eterogeneo ma univoco sulle ragioni si mobilita contro la Conferenza sulla Libia, prevista lunedì e martedì prossimi a Palermo. Questa mattina, presso la sede della Casa della Cooperazione, è stato presentato il calendario delle iniziative, a corredo della corteo di lunedì pomeriggio che si snoderà per il centro storico, dopo essere partito da piazza Marina, considerato il cuore delle “interferenze” alle due giornate a Villa Igea. Le voci della Palermo che dice “no” alla conferenza sulla Libia sono concordi: “Le modalità che hanno impantanato il paese africano non possono condurre a nessuna soluzione, ma nascondono altri interessi, legati allo sfruttamento degli idrocarburi e dei flussi dei migranti”.

Le manifestazioni degli ‘antagonisti’ si aggiungono ad una città già blindata e paralizzata con chiusure e divieti

Fra gli intervenuti, Pietro Milazzo di Potere al popolo secondo cui le iniziative di dissenso hanno lo scopo di esprimere un altro punto di vista sulla situazione della Libia e riappropriarsi degli spazi cittadini che sono stati sottratti alla comunità con i provvedimenti limitativi alla circolazione. Venerdì alle 17, presso la sede dell’Arci “Porco Rosso”, una discussione sul decreto sicurezza.

Il Forum antirazzista, rappresentato da Fausto Melluso, ha organizzato due giorni di interferenze, domenica e martedì, a piazza Santa Chiara e all’ex chiesa dei Crociferi, una sorta di controvertice in cui la violazione dei diritti umani per i migranti e i libici sarà al centro dei dibattiti. Per Antonio Rampolla del Movimento No Mous Palermo ormai la Sicilia è una prima linea di guerra in tutte le situazioni di conflitto nel Mediterraneo.

Anche il mondo studentesco si mobilita con un’assemblea oggi pomeriggio presso la facoltà di Lettere di viale delle Scienze e una “street parade”, domenica pomeriggio, con partenza da piazza della Rivoluzione. “La Sicilia – ha detto Nicola Calvavecchio, studente – da luogo di incontro e confronto fra culture è diventata territorio militarizzato”.
A Casa Matta, via D’Ossuna, domenica alle 17,30, ci sarà un incontro organizzato dal Partito comunista con la partecipazione di leader stranieri: “Assistiamo al solito spettacolo – ha detto Alberto Lombardo – delle grandi potenze concordi nell’aggredire i popoli stranieri e poi litigiosi nella spartizione del bottino e con alleanze variabili a seconda del terreno di scontro e degli interessi”.

“La Libia – ha detto Sergio Cipolla del Ciss, promotore della manifestazione di interferenza – è uno degli esempi più colossali di violazione sistemica dei diritti umani. Sanare questa violazione, però, non è all’ordine del giorno dell’incontro di Palermo. Tutti i migranti che attendono in Libia subiscono violenze orribili e inenarrabili”.

ECCO L’ELENCO COMPETO DELLE MANIFESTAZIONI

8 novembre ore 17 assemblea studentesca contro il summit sulla Libia( facoltà di lettere-aula seminari) organizzato dal collettivo universitario autonomo

9 novembre – seminario su questione libica e flussi migratori (ed.19 ore 10) organizzato dagli studenti di scienze politiche

9 novembre ore 17 seminario su decreto sicurezza di salvini al porco rosso( organizzato da potere al popolo)

10 novembre ~ “Palermo città aperta” organizzato da rifondazione ore 10 al porco rosso

Domenica ore 10 e martedì ore 19 “interferenza sulla Libia”, iniziativa di controinformazioneorganizzata dal forum antirazzista presso Santa Chiara

Domenica ore 17:30 “incontro antimperialista” organizzato da partito comunista e fronte della gioventù comunista, presso Casa Matta

Domenica ore 21 “no border street parade” da piazza rivoluzione-via roma-via vittorio Emanuele-piazza Marina e si concluderà a piazza s.anna, organizzata dai centri sociali di Palermo

Lunedì ore 17 corteo unitario “liberiamo il Mediterraneo” , organizzato da le realtà cittadine promotrici del percorso di mobilitazione verso la conferenza internazionale sulla Libia.